Beretta, formatore di allenatori a Coverciano, sceglie Sarri: “Allenatore innovativo, come gioco lo preferisco a Mourinho”

Il calcio in questa estate sta subendo uno scossone significativo, dato dai Paesi arabi che stanno letteralmente comprando un gran numero di società e calciatori. L’ultima trattativa che coinvolge direttamente l’Italia è quella per il calciatore dell’Inter Brozovic. Sul tema è intervenuto ai microfoni di Radio Radio Lo Sport Mario Beretta, ex allenatore, ora docente a Coverciano: “Non saprei neanche che difese prendere, bisogna vedere se la situazione non possa evolvere come in Cina, ma non possiamo saperlo. Purtroppo questi ingaggi al di fuori da ogni logica spaccano il mercato“.

Prendendo spunto da questa riflessione il Direttore Alessandro Vocalelli chiede a Mister Beretta il motivo del suo addio alle panchine del campionato italiano: “Nonostante le esperienze anche importanti in Serie A, perché ha smesso di allenare?”

“Mi ero stancato di certe dinamiche e non riuscivo più a gestirle caratterialmente. A volte l’invadenza di certi dirigenti ma anche lo stress con il fallimento del Siena, la penalizzazione. L’anno dopo con il Latina la cui dirigenza poi ha avuto anche problemi con la giustizia. Col fatto ora di essere docente a Coverciano continuo ad andare in campo a formare gli allenatori”.

Imbeccato dal Direttore Ilario DI Giovambattista Beretta dice la sua sui due tecnici della capitale, Mourinho e Sarri: “Con Sarri ci conosciamo da tanto tempo, siamo stati insieme settimana scorsa che è venuto a fare una lezione a Coverciano. un allenatore molto innovativo, ha sempre fatto giocare bene le sue squadre dando sempre un’identità ben definita di gioco. Mourinho è molto diverso, non c’è un calcio più bello. Lui ha una formazione ad alto livello e ha vinto coppe anche grazie al suo carisma. Ha il suo modo di allenare che ha sempre portato i suoi risultati