A pochi giorni dalla morte di Silvio Berlusconi è il momento di fare bilanci sull’eredità che lascia dal punto di vista politico e sociale ma è anche già il momento di pensare al futuro del partito da lui fondato: Forza Italia. Un partito estremamente personalistico che ha un futuro incerto davanti a sé. Questo perché dalla sua fondazione si è alimentato, a livello di preferenze incassate, grazie al carisma di Berlusconi, che lo ha incarnato, attirando a se anche sentimenti di odio. Secondo Francesco Borgonovo: “Tanti hanno odiato, e hanno odiato in Berlusconi questo legame che aveva con il popolo, del quale lui ha saputo capire umori e desideri“.
Sul tema durante la rubrica Punto e Accapo, intervistato dallo stesso Borgonovo, è intervenuto Marco Tarchi, Professore ordinario di scienze politiche dell’Università di Firenze, studioso che al populismo e alle forme della politica italiana ha dedicato molti dei suoi studi. Anche il Professore si focalizza sulla matrice delle forme di disprezzo che molti hanno espresso e stanno ancora esprimendo: “Per la verità io credo che questi attacchi subiti nel percorso politico da Berlusconi siano dovuti al fatto che sia stato l’unico personaggio della società civile che poteva sconfiggere la Sinistra progressista in Italia. Se nelle elezioni del 1994 Berlusconi non fosse riuscito, con quella che gli avversari definivano una armata Brancaleone, a battere la Sinistra io credo che molte cose gli sarebbero state perdonate“.
Borgonovo a riguardo nota proprio il cambiamento che c’è stato nel durante il percorso politico di Berlusconi quando la sua leadership è stata superata a Destra: “Quando ha smesso di essere così rilevante, una parte di quelli che lo odiavano hanno cominciato a dire che era uno statista, o almeno meglio di Salvini e della Meloni, ed è stato addirittura indicato come l’uomo che poteva mettere argine a un a derive populiste e antieuropeiste. Ci si chiede adesso cosa accadrà, qualcuno invoca un governo tecnico pensando allo sfaldamento di Forza Italia senza il suo leader carismatico. Ovviamente oggi è difficile immaginare un futuro per Forza Italia.
Alla considerazione sul futuro di Forza Italia, e dei parlamentari che ne fanno parte, risponde il Professor Tarchi: “Esiste il mito fondativo del partito creato da Berlusconi, però dall’altro lato ci sono all’interno di Forza Italia anche alcuni come il senatore Mulè che continuano a criticare lo stesso governo del quale fanno parte. Renzi spenderà tutte le forze che ha per inglobare molti forzisti. Ma il Centrodestra potrebbe uscire rafforzato da questa situazione, perché la cosa più probabile è che molti confluiscano in Fratelli d’Italia se il partito creato da Berlusconi dovesse sfaldarsi“.