Inter sprecona, la Champions va al City: Rodri decide la finale, Lukaku sciagurato

13 anni dopo Madrid, la finale di Champions League si chiude con un’altro Triplete. Questa volta, però, non è l’Inter a gioire, ma il Manchester City. A decidere una finale tiratissima è il colpo da biliardo di Rodri, che beffa Onana (coperto da due uomini) a 20′ dalla fine e regala ai Citizen la prima coppa dalle grandi orecchie della loro storia, la terza per Pep Guardiola, al secondo triplete dopo il trionfo con il Barcellona che ne lanciò la carriera. L’Inter, partita sfavorita, ha giocato la partita senza timori, alla pari del temibile City, giocando con ordine e compattezza senza subire più di tanto il pressing e il possesso asfissianti degli avversari. Tante le occasioni per i nerazzurri, due grandissime. La prima per Lautaro, che invece di servire i compagni tira e sbaglia da posizione molto defilata, la seconda (doppia) per Dimarco, che trova sulla sua strada prima la traversa e poi Lukaku. Il belga, infatti, salva un tiro a botta sicura del compagno e per l’ennesima volta nella sua carriera condiziona in negativo una finale dell’Inter (la prima volta capitò in Europa League, contro il Siviglia). Non solo: a 1′ dal termine il 90 dell’Inter va a millimetri dal gol, ma da posizione favorevolissima colpisce Ederson nell’unico punto della porta dove il portiere avversario avrebbe potuto salvare i suoi. La stagione delle italiane si chiude così con la terza finale europea persa su tre disputate. Nonostante ciò, le partite sono state tutte tese ed equilibrate: comunque un bel messaggio per il nostro calcio.