Il Green Pass universale è pronto, è arrivata l’ufficialità dell’accordo tra Commissione Europea e Oms per lo sviluppo di un sistema basato sul green pass utilizzato al tempo della pandemia. Già nel 1997 il film “Gattaca” preconizzava un mondo diviso tra persone valide e non valide, una selezione che ricorda tanto quanto successo negli anni passati con la divisione tra persone munite di green pass e coloro che non lo avevano. Un film di fantascienza che Fabio Duranti prende ad esempio per far passare un concetto molto chiaro: “Addirittura quel tipo di green pass, così crudele e così brutto, è comunque migliore rispetto a quello che vorrebbero imporci oggi“.
Ci troviamo alla possibile alba di un mondo distopico basato su criteri di selezioni che Meluzzi definisce “sbagliati” e spiega: “Vogliono fare un green pass basato su delle pseudo abilità sociali alla base delle quali c’è il fatto di essersi vaccinati. Una selezione verso il basso, per scegliere persone indebolite dalla vaccinazione. Io faccio circolare solo coloro che si sono fatti ammalare con agenti esterni. L’obiettivo finale è quello di far emergere come unici buoni quelli che obbediscono all’algoritmo del potere. Peggio che nei film di fantascienza sulla selezione naturale, perché almeno pur essendo una cosa terribile, lì si selezionavano le persone per tendere a un miglioramento, non all’obbedienza“.
Senza scomodare i film di fantascienza per cercare di prevedere cosa accadrà con il green pass universale, Vanni Frajese ci ricorda quando accaduto negli anni di pandemia con il green pass che sarà preso come esempio per sviluppare quello universale: “Vi ricorderete quando dicevano ‘premieremo con la possibilità di muoversi i più ubbidienti’. Ve le ricordate le parole di Draghi sul momento giusto di far rientrare i personaggi squallidi, i non vaccinati, nella società? Non hanno però secondo me fatto i calcoli con la realtà. Prima in 10 milioni non hanno aderito alla vaccinazione, provate a fare oggi quello che avete fatto l’altra volta. Stanno selezionando una parte di persone fortissima così, di persone molto forti, che hanno attraversato il deserto. Non abbiamo paura di morire, di non ubbidire e di dire la verità per mostrare agli altri la strada da seguire. Lo scontro è appena iniziato“.
Sui dettagli dell’utilizzo e lo sviluppo di questo green pass universale, ci si interroga anche all’interno del mondo politico italiano, come riporta Alberto Contri: “Tutto viene fatto di nascosto e la Von der Leyen sta accelerando per concludere il tutto entro il 2024. Al parlamento italiano non hanno nessun dettaglio sulla vicenda, ma per fortuna ci sono molte persone che si stanno interessando per cercare di fermare questo processo“.