L’Italia si qualifica terza battendo l’Olanda nelle Finals di Nations League. Il torneo lo vince la Spagna ai rigori battendo la Croazia. Un torneo che lascia all’Italia alcune certezze su giocatori che dovranno a breve salutare la Nazionale, ma anche speranze su giocatori che hanno fatto meglio di quanto ci si aspettava. Su tutti in queste due partite hanno stupito in positivo Frattesi, Di Marco e Buongiorno. Continuano a non convincere le scelte di Roberto Mancini, che nella partita con l’Olanda ha sicuramente aggiustato il tiro, abbandonando l’esperimento della difesa a tre proposto contro la Spagna
Soprattutto nella seconda partita il ritorno al 4-3-3 ha anche riportato l’Italia a un gioco con idee chiare, come sottolinea Stefano Agresti: “Una buona Italia, più logica di quella della prima partita, senza Bonucci e con tanti giovani che hanno fatto molto bene o si sono confermati, a partire da Di Marco che per me è una sorpresa continua. Lo spunto di Chiesa lascia speranza sul futuro di questo giocatore sia all’Italia che alla Juve. Continuo a stupirmi del fatto che questa Italia non possa giocare senza Toloi“. Furio Focolari è rimasto positivamente stupito anche dalla rosa di difensori che potrebbero assicurare un futuro solido alla Nazionale: “Con Buongiorno e Casale e Romagnoli rimasti a casa abbiamo scoperto di avere ottimi giocatori sia a centrocampo che in difesa, in attacco mancano i giocatori, escluso Immobile, Retegui nemmeno ieri ha convinto. La partita poi lascia il tempo che trova“.
Il bilancio della nuova “stagione” italiana del CT Mancini però non è di certo positiva, come riporta Tony Damascelli: “Di Marco ha un sinistro come pochi in Europa. Meglio lui di Spinazzola. Abbiamo giocato 22 partite, ne abbiamo vinto 9, perse 7 e pareggiate sei, anche la differenza reti è di poco positiva. Non mi sembra il ruolino di marcia di chi vuole, come dice Mancini, vincere il Mondiale. Mancini è un grande allenatore di giornalisti”.