L’ipocrisia dei giustizialisti sul lutto Nazionale ▷ Duranti: “Dov’erano quando veniva cancellata la democrazia?”

Fa non poco discutere la decisione del Governo Meloni di istituire il lutto nazionale per Silvio Berlusconi.
Una scelta inappropriata“, ha detto Rosy Bindi. Si è già opposto Tomaso Montanari, rettore dell’università per stranieri di Siena, che ha scelto di non abbassare a mezz’asta la bandiera italiana, come richiede il caso del lutto nazionale.
Oggi si sono tenuti i funerali di Stato dell’ex Premier, non un caso unico come invece lo è quello del lutto nazionale: mai era stato indetto per un ex Presidente del Consiglio. “Fa sicuramente un certo effetto – ha dichiarato Riccardo Ricciardi, vice presidente del Movimento 5 Stelle – vedere una caserma della Guardia di Finanza con la bandiera a mezz’asta per ossequiare il ricordo di un uomo che è stato condannato per frode fiscale“.

Interminabili e più forti che mai dunque le critiche verso la scelta del Governo, che ora viene accusato così di onorare la memoria di un “pregiudicato”, lo chiamano in molti. Per Fabio Duranti non è il momento di sparare a zero su Silvio Berlusconi.
Né è il tempo di fare polemica su “una cosa che, peraltro, è prevista dalla legge“.

Oggi invece che analizzare i difetti, i pregi, quello che è accaduto, perché è accaduto, andiamo ancora lì a fare audience sul lutto nazionale. Sembra che siamo tutti alla ricerca di audience, di discussioni. E questo comporta il fatto che noi non arriveremo mai a capirci bene“. Il problema, secondo Francesco Borgonovo, vicedirettore de La Verità, è che in mezzo alle critiche indirizzate al patron di Forza Italia, “ci sono finiti anche gli elettori“.

Questo odio, la superiorità antropologica, non è stata espressa solo verso Berlusconi, ma anche verso i suoi elettori, che erano gente invece che non aveva fatto assolutamente niente di male. Gente che trovava che ci fossero delle cose anche di buon senso nelle proposte politiche di Berlusconi. E si tratta dello stesso disprezzo e odio che si riserva ai ‘putiniani’ e che si riservava ai No Vax.
Sinceramente: ma che ve ne frega se fanno il lutto nazionale?“.
Queste stesse persone che oggi se ne escono con questa scemenza, dov’erano quando venivano spesi 450 milioni per i banchi e rotelle, ad esempio?” – precisa Duranti. “Dov’erano quando c’era la cancellazione della nostra democrazia?
E ora si scandalizzano per una cosa che, peraltro, è prevista dalla legge
“.