“Sul tema del Mes nel merito non ho cambiato idea, ma quello che ho chiesto stamattina è un tema di metodo. Ha senso che noi procediamo a una ratifica senza conoscere quale sia il contesto? Senza sapere quale è la riforma della governance del Patto di stabilità e su mille questioni che sono aperte?“. Così ha esclamato la premier Giorgia Meloni nell’aula della Camera dove rendeva conto al Parlamento in vista del Consiglio europeo del 29-30 giugno. La Premier non si esprime definitivamente sulla ratifica, sembra prendere ancora tempo lasciando comunque intendere la sua contrarietà.
Per fare il punto della situazione abbiamo chiesto a Antonio Rinaldi parlamentare europeo in quota Lega: “Vorrei dire a tutti gli esponenti del PD che affermano che con il MES risolviamo tutti i nostri problemi, come mai quando loro sono stati al governo non l’hanno ratificato quando avrebbero potuto? Il MES è un accordo che è stato rivisitato nel 2011 perché la prima configurazione del vecchio MES non fu ratificata subito dalla Germania perché la Corte Costituzionale pose dei paletti. Tutti quanti i Paesi membri poi sono stati costretti a ratificarlo un’altra volta tenendo conto delle modifiche che fece la Germania. Ecco allora oggi si potrebbe benissimo dire che noi facciamo un’eccezione. Non è perché l’hanno ratificato gli altri lo dobbiamo ratificare anche noi“.
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