“Lo so quante guerre hanno fatto a Luigi Di Bella, quante guerre hanno fatto a Giuseppe, suo figlio. E’ una cosa da impazzire, che mi fa soffrire. Perché poi vedo i risultati, le persone, la gente che Di Bella sta curando. Se ne parli però dicono che crei un ‘allarme sociale’ perché ci sono centinaia di milioni di persone che si curano come dicono loro.
“Scusi, lei dice delle cose in radio. Venga qui a farci vedere come funziona. Ci faccia vedere i suoi pazienti in cura”.
Ecco quello che dovrebbe dire un ministro della Salute serio. Tutto questo non avviene perché si sono creati un sistema perverso e perfetto. Un sistema contro il quale ci siamo battuti, ma che è più forte di tutto e di tutti perché sono più ricchi di tutti. Gli Stati interi contano meno delle case farmaceutiche che ad esempio hanno imposto questi ultimi vaccini attraverso l’OMS, un’organizzazione terribile, terrificante, che ora si prende pure delle quote di sovranità.
Ma vi rendete conto di cosa stiamo subendo o no? Lo vedete o no?
Ormai sono 25 anni che conosco Di Bella. Dopo tanti anni i decessi per tumore nel mondo sono aumentati, anziché diminuire. Ma allora tutte queste terapie? Tutti questi progressi? Tutte queste cure imposte? Allora perché tappare le ali ad altro, che non sono sciamani, che non sono stregoni, ma gente seria?
Evidentemente i tumori toccano troppi interessi. Troppi miliardi. Il tumore è la seconda causa di morte nel mondo, dopo il cuore“.
L’editoriale in diretta di Ilario Di Giovambattista.
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