La lezione di Meluzzi sul potere ▷ “Il parlamento conta quanto un re che non c’è”

La guerra in Ucraina sta mettendo in dubbio molte delle certezze che avevamo. Una di queste è sicuramente il concetto di democrazia ma anche di libertà. L’Europa è davvero libera di poter perseguire i propri interessi? ultimamente sembra proprio di no. A più riprese alcuni leader europei hanno rivendicato la necessità di una trattativa di pace che però non è mai stata cercata fino in fondo. Per quanto riguarda il nostro paese sembra che ci siamo ritrovati all’interno di alcune sovrastrutture internazionali che non ci permettono di muoverci al di fuori di quelle che sono le direttive imposte. Alessandro Meluzzi ha commentato questi temi durante una puntata di Un Giorno Speciale:

C’è una data precisa che è la pace di Vesfalia, nella quale l’importanza delle religioni, degli imperi, dei simboli, diminuisce e inizia invece a prevalere la struttura economica, che poi darà luogo alla principale fonte di potere dell’epoca moderna e la principale fonte di potere nell’epoca moderna è l’emissione della moneta, in particolare l’emissione della moneta a debito. I fatti recenti sono legati anche a queste dinamiche. Per quello che riguarda noi, noi siamo i più fregati di tutti. Noi non abbiamo né la valuta né la sovranità, né la democrazia, perché siamo controllati da un potentato, da un protettorato angloamericano. Non abbiamo una valuta e quindi non abbiamo sovranità. L’Europa non può né decidere di far la pace o la guerra perché lo subisce dalla Nato e né può stampare moneta. Ma se non c’è sovranità non ci può essere neanche la condivisione del potere. Ma non serve neanche il Parlamento perché non ha più potere di quanto l’avrebbe un re che non c’è. Quindi se non c’è sovranità, non ci può essere democrazia e se non c’è democrazia, stiamo parlando di aria fritta“.