A Roma 1 vigile su 5/6 è inidoneo.
Lo scrive Open: “Dei circa 6 mila vigili capitolini, gli inidonei permanenti e temporanei da uno o più servizi sono 945, quasi un sesto del totale“. Tra i motivi nei certificati medici presentati, riportati da La Repubblica, anche la calvizie: “il casco la peggiorerebbe”.
Questo e non solo tra le assurdità che vedono la Capitale impoverirsi di servizio pubblico. “Mi hanno chiamato d’urgenza dicendomi che al Colosseo non c’era neanche un vigile urbano“, tuona Enrico Michetti in diretta a “Un Giorno Speciale”.
Chi conferma questi certificati e relative motivazioni? Anzitutto però specifichiamo cosa voglia dire “inidoneo”.
“Inidoneo significa che tu non sei più in grado, per ragioni psicofisiche, di poter svolgere quell’attività“, spiega Michetti.
Per ciò che concerne il quantitativo di esenti dalle varie attività, abbiamo già dato un numero: circa 1 su 5/6.
Ma l’esperienza che Michetti racconta rende ancor più chiara la situazione.
“Nel 2013 vengo investito di tutte le più rilevanti controversie che aveva l’Atac in materia amministrativa.
Noi vedevamo che ogni anno c’erano 426 inidonei, per cui c’era gente che vinceva il concorso per fare l’autista e poi magari qualche anno dopo scendeva dalla vettura e gli si doveva trovare una scrivania. Facciamo una istruttoria per scoprire cosa succede.
E vediamo che RFI è l’organismo deputato a valutare se un soggetto è idoneo o meno. Un organismo che però ha anche altra natura anzi, soprattutto altra natura. Lì diciamo: perché non lo affidiamo a un policlinico?
A quanto pare c’è una legge per cui le cose stanno così. Facciamo causa al Tar.
Proponiamo l’affidamento ad un policlinico tramite gara. Chiaramente lo contestano. Andiamo al Tar e perdiamo con la scusa che quella è una legge. Io non mi persuado di questo, per cui andiamo al Consiglio di Stato. Lì vinciamo.
Sapete quanti sono stati gli inidonei rilevati da quel policlinico l’anno successivo? 6“. E da 426 a 6, il passo non è certo breve.