Dal primo febbraio sarà in vigore il “Digital Act”, che regolerà molti degli aspetti online e tecnologici della vita dei cittadini europei. I nuovi regolamenti che dovrebbero tutelare e proteggere dati e informazioni dei cittadini europei in realtà viene criticato da molti, e preoccupa altri. Tra questi sicuramente il Professor Alberto Contri. “Ho passato la nottata a leggere il regolamento che verrà applicato sul Digital Act dall’Europa a partire dal primo di febbraio. Ma poi dovreste leggerlo, è una specie di Comma 22, una marcia di avvicinamento, come stanno facendo anche con l’OMS. Lo schema è lo stesso. Si promulgano delle leggi, dei decreti praticamente incomprensibili, dove non si capisce qual è il concetto di illegalità, qual è il concetto di sanzione“.
A livello europeo però il “Digital act” piace, tanto che tutti i partiti hanno votato a favore, tranne il partito Pirata. Contri vede in certe dinamiche del Parlamento Europeo uno schema già visto: “Lo stesso sta succedendo con l’OMS, dove si sta approvando che potrà decidere quale sarà la prossima pandemia, come dovrà essere curata, quali saranno i vaccini. Avrete visto che nel frattempo la Von der Leyen ha ordinato 340 milioni di nuovi vaccini, non si sa quali. Nel programma vaccinale dell’OMS ci sono già 18 vaccini complessivi.
Chi ci governa a livello nazionale e a livello internazionale approva pian piano queste leggi, e questi decreti che pian piano ci porteranno a essere completamente vincolati“.