Ora è ufficiale: la Juventus è stata esclusa per un anno dalle coppe europee. Niente Conference League per i bianconeri, che saranno sostituiti dalla Fiorentina, finalista della scorsa edizione. La decisione era nell’aria da almeno un mese e mezzo, da quando cioè la giustizia sportiva italiana aveva condannato la Juventus per il filone plusvalenze creando di fatto un assist per l’omologo tribunale continentale della UEFA. Da sottolineare come la decisione si limiti al club maschile: la Juventus femminile, qualificata alla prossima Women’s Champions League, potrà partecipare senza problemi. Ma la squalifica alle coppe europee per la Vecchia signora non è la notizia peggiore, perché ai bianconeri è stata inflitta anche una multa salatissima: 20 milioni di euro (10 subito, 10 con la condizionale, ossia non si pagheranno se la Juventus sarà in regola con i parametri UEFA da ora fino al 2025).
La Juventus ha rilasciato immediatamente un comunicato: “Juventus Football Club S.p.A. comunica che la Prima Camera dello UEFA Club Financial Control Body (“UEFA CFCB”) ha assunto in data odierna la decisione con la quale ha definitivamente chiuso il procedimento avviato in data 1 dicembre 2022 volto alla verifica del rispetto del framework regolamentare UEFA. La Juventus, pur continuando a ritenere inconsistenti le asserite violazioni e corretto il proprio operato, ha dichiarato di accettare la decisione rinunciando a proporre appello, escludendo espressamente, e lo UEFA CFCB prendendone nota, che questo possa costituire ammissione di qualsiasi responsabilità a proprio carico”. In estrema sintesi: abbiamo agito con correttezza, ma non presenteremo appello, come conferma il presidente Gianluca Ferrero: “abbiamo deciso di non presentare appello contro questo giudizio. Questa decisione è in linea con quella presa lo scorso maggio nell’ambito dei contenziosi con la FIGC. Come in quel caso, preferiamo mettere fine al periodo delle incertezze e assicurare ai nostri stakeholders interni ed esterni la totale visibilità e certezza sulla partecipazione del club alle future competizioni internazionali. Andare in appello ed eventualmente in altri gradi di giudizio, incerti negli esiti e nei tempi, aumenterebbe l’incertezza rispetto alla nostra eventuale partecipazione alla UEFA Champions League 2024-25. Vogliamo invece che la prima squadra, i nostri tifosi, i nostri sponsor, fornitori e partner finanziari possano vivere la stagione 2023-24 con la massima serenità e certezza rispetto ai risultati conseguibili sul campo, soprattutto dopo la turbolenta stagione passata”.