Invio di armi a più non posso sembra essere l’intenzione dei piani europei e Nato per combattere la guerra in Ucraina.
“Putin ha già perso la guerra“, ha dichiarato il presidente USA Biden, dopo il vertice di Vilnius per l’ingresso ucraino nella Nato.
Le previsioni però non sembrano andare come i leader mondiali dicono, soprattutto per quanto riguarda l’acclamata controffensiva ucraina. Stando a quanto riporta il New York Times, Kiev avrebbe infatti perso il 20% degli armamenti.
Che si tratti di armi inviate proprio dall’UE e dai suoi cittadini? L’Onorevole Francesca Donato interviene a Strasburgo all’Europarlamento per sollevare un dubbio cruciale sul “piano di pace” di Zelensky: “Davvero vi pare un piano credibile?“
“Nelle conclusioni del Consiglio Europeo si ribadisce puntualmente l’impegno al sostegno militare, finanziario all’Ucraina ‘fino a che sarà necessario’. Ma perdonatemi se vi chiedo: necessario per ottenere cosa?
Se per caso dovesse realizzarsi la caduta del governo russo, l’Europa sarebbe pronta per uno scenario post Putin?
Una Libia in Russia è ciò che volete ottenere? In tal caso sappiate che gli Usa e la Nato non la vogliono e non vi appoggeranno: il rischio che le atomiche russe finiscano nelle mani sbagliate è troppo anche per Biden.
Per quale fine stiamo armando e finanziando ad libitum il governo ucraino senza nemmeno chiedere conto di come viene speso il nostro denaro?“
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