Hanno destato scalpore le discusse dichiarazioni del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, accusato di sessismo a seguito del suo intervento in occasione dell’inaugurazione dell’Estate al Maxxi.
Francesco Borgonovo commenta la questione: “Non capisco le polemiche su Sgarbi, è un personaggio da sempre incline al turpiloquio che ha esibito delle battute gratuite ed evitabili. Fa parte del suo carattere e del suo modo di comunicare: si muove tra la scurrilità più bassa e i discorsi più raffinati sull’arte e sulla poesia.”
La riflessione in merito alle accuse di sessismo è ben più ampia: “Penso che ci siano episodi di vera discriminazione e di sessismo, o di commenti ed uscite che forse dovrebbero indignare un po’ di più delle battute di di questo tipo. In una nazione come l’Italia si da più importanza alle cretinate dette da Vittorio Sgarbi piuttosto che a dichiarazioni discutibili in merito all’utero in affitto o al fatto che sia giusto permettere ad un ragazzino minorenne di cambiare sesso”
Tra le numerose reazioni che si sono scatenate, una delle più plateali è quella di Cristina Comencini, regista e scrittrice che porta avanti numerose battaglie a riguardo, la quale si è rifiutata di presentare il proprio libro al Maxxi offesa dalle dichiarazioni di Vittorio Sgarbi nei confronti delle donne.