“Finché l’uomo è così competitivo e dobbiamo guardarci dalla persona che abbiamo di fronte per via di questa competizione continua, che dovrebbe esistere principalmente nello sport!”, così Fabio Duranti fa riferimento al pensiero di Emilio Del Giudice, illustre fisico, evidenziando come nella società odierna l’individuo è diventato una macchina di e per la produzione a sfondo globalista.
Mostrando in diretta un intervento passato dello stesso fisico, è evidente come il concetto di economia veniva già da tempo associato al concetto di competizione ma anche di ‘patologia’, correlata ad essa: “La società si è costruita con sue leggi, che non sono la conseguenza delle leggi della biologia ma quelle dell’economia che di principio sono diverse. La legge della biologia richiede il principio della cooperazione, quella dell’economia la competizione. In questo senso, l’economia è un fatto patologico”. E continua: “Ci insegnano che il principio di saggezza per l’economia è la competizione, e questa è un fatto contrario a risonanza. Come faccio a risuonare con uno se devo stare attento che non me lo infili in quel posto? È evidente che non posso. Finché esiste un regime fondato sulla competizione tra gli esseri umani il problema della salute e della felicità non può essere risolto!”. Questo, di conseguenza, porta a chi sta in alto ad approfittarsi di determinate dinamiche per imporre il proprio pensiero.