Henry Kissinger, l’ex segretario di stato degli Stati Uniti con cui Giorgia Meloni ha avuto un lungo incontro in occasione della sua visita negli Stati Uniti, nel 1976, quando era appena scoppiata in Argentina la sanguinosissima dittatura di Videla, andò ad incontrare a New York, al Waldorf Astoria, il ministro degli Esteri della giunta militare che chiedeva supporto agli Stati Uniti e a Kissinger.
Henry Kissinger esprimeva la volontà di dare supporto alla giunta militare, alla sola condizione di muoversi più in fretta possibile, per evitare la possibilità di cambiamento della giunta americana e di conseguenza l’impossibilità da parte di Kissinger di continuare a dare supporto ai militari argentini.
La Giunta militare argentina in quel periodo stava sequestrando e prelevando nelle case i peronisti di sinistra, ragazzi giovanissimi universitari e attivisti politici, che si erano distinti per il loro attivismo politico nei partiti di opposizione. Ebbene questi ragazzi vennero prelevati fisicamente nelle case di notte, vennero portati nei centri di tortura e successivamente lanciati nell’oceano a bordo dei cosiddetti “voli della morte”.
Si creò così il fenomeno dei cosiddetti desaparecidos, cioè ragazzi di cui non si seppe più nulla nonostante le mamme e le nonne giravano per le piazze fuori alle sedi istituzionali, reggendo nelle mani questi cartelli con le foto dei loro figli e dei loro nipoti. Si creò anche il fenomeno dei chupados, questi neonati che vennero strappati alle mamme per consegnarli alle famiglie vicine alla giunta militare, centinaia e centinaia di neonati strappati alle famiglie.
Dopo l’incontro tra Kissinger e il ministro della giunta militare si registrò un numero sempre maggiore di desaparecidos, un numero sempre maggiore di ragazzi scomparsi e di neonati strappati alle proprie madri. Bisognerebbe dunque ricordare a Giorgia Meloni che il personaggio che ha incontrato qualche giorno fa, definendolo il più lucido esperto di geopolitica degli Stati Uniti e dicendosi onorata di avere avuto un lungo incontro con lui, è stato uno dei protagonisti, durante l’operazione “Condor”, dei massacri di Videla.
Quando l’amministrazione americana cambiò e salì alla presidenza Carter che voleva fermare i massacri di Videla, fu proprio Kissinger che, come è emerso nei documenti ufficiali recentemente desecretati e presenti nei National Archive e come è stato pubblicato anche in un articolo di The Guardian, a boicottare gli sforzi di Carter per fermare i massacri di Videla.
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