Mentalità differenti: la Juve domina, la Lazio crolla ▷ “Fa quasi spavento, non sono sorpreso”

La domenica sera della prima giornata di Serie A ci restituisce verdetti chiari. Le due big in campo, Lazio e Juventus, hanno affrontato le proprie gare con un approccio mentale diverso, e i risultati, di conseguenza, sono stati molto diversi. I bianconeri a Udine hanno strapazzato l’Udinese chiudendo la partita con un netto 0-3. Tra i protagonisti proprio due calciatori dati per partenti fino a qualche giorno fa, Vlahovic e Chiesa. La cattiveria messa in campo dalla squadra di Allegri ha origine dalla voglia di rivalsa dopo la penalizzazione dello scorso anno ma anche dalle voci di mercato: “Le polemiche sul mercato su Vlahovic e Chiesa hanno fatto scattare qualcosa, i due in campo ieri hanno dato tutto fino a che non hanno fatto un gol a testa”

Storia molto diversa al Via del Mare di Lecce dove la Lazio dopo un primo tempo che l’aveva vista terminare in vantaggio con un bel gol di Immobile, si è fatta rimontare e superare in meno di due minuti. Il crollo mentale è stato evidente ed ha scatenato l’ira di Sarri. L’allenatore toscano ha identificato lo spirito dei sui calciatori come maggior colpevole della sconfitta, come sottolinea Furio Focolari: “Mi pare evidente che lui non sia ancora soddisfatto della rosa, ma io la partita di ieri non la legherei al mercato. La Lazio commette degli errori che ha sottolineato anche Sarri, il più grave è che la Lazio non ha difeso da squadra. Non si possono bocciare giocatori dalla prima giornata ma Kamada non ha inciso per niente, ma quando è entrato Vecino ha fatto molto peggio. Ieri non mi ha convinto nessuno”.

Anche Stefano Agresti è della stessa idea: “Sulla fase difensiva tutti abbiamo avuto la sensazione che difendessero solo a 4 dietro. La Lazio poteva vincere la partita ma nel secondo tempo il Lecce ha dominato l’incontro. La Lazio ha continuato ad essere in difficoltà, non riesco a capirlo, il secondo tempo di Lecce è inspiegabile”