L’oscuro sistema marketing di Big Pharma che non hanno il coraggio di spiegarvi ▷ “Vi mettono paura”

Il marketing è, al giorno d’oggi, importante e prioritario anche nel mondo dei farmaci?
Ebbene, un documentario mandato in onda sulla Rai più di dieci anni fa, spiega come le aziende di Big Pharma avrebbero sempre posto gli interessi puramente economici sopra a quelli dell’uomo. “Inventori di malattie” è il nome del documentario ormai poco reperibile.
Il presentatore è il giornalista Silvestro Montanaro, conduttore del programma Rai “C’era una volta”, che così mostra un servizio che inchioderebbe le case farmaceutiche. Per questo, a parlare è Marcia Angell, fisico ed ex caporedattore di una delle riviste scientifiche più autorevoli, forse la leader nel proprio campo: il New England Journal of Medicine.

Il mercato più grande per i farmaci è la gente sana” – afferma la Angell nel servizio.
L’obiettivo delle aziende è vendere il maggior numero possibile di farmaci a gente sana o magari con piccolissimi e insignificanti disturbi. Per fare questo le aziende vendono più la malattia che il farmaco. Si riescono a convincere le persone sane, che costituiscono un enorme mercato, che queste hanno una malattia che va curata“. L’accusa è molto chiara: il marketing avrebbe superato di gran lunga l’interesse nei pazienti. Sembra confermarlo anche i numeri esposti dal documentario, pubblicati da Fortune 500: già nel 2003, gli investimenti per la ricerca scientifica sarebbero stati 31 miliardi, mentre quelli per il marketing e l’amministrazione 67 miliardi di dollari.

Il fenomeno viene inoltre chiamato “disease mongering“, ovvero “mercificazione della malattia”.
Portato agli estremi, si traduce in creazione di nuove malattie – spiega il ricercatore Steven Woloshin – e consiste nel prendere normali sensazioni ed esperienze delle persone e definirle ‘malattie’, dando così per scontato che queste necessitino di cure farmacologiche“.
Il commento di Fabio Duranti a Un Giorno Speciale.