“Il tema è la falsità, perché un deputato non guadagna quelle cifre“.
Marco Rizzo risponde alle parole di Piero Fassino senza mezzi termini. Nei giorni scorsi il deputato Dem ha criticato chi si scaglia contro gli stipendi dei parlamentari, definendoli d’oro: “Un luogo comune è che i parlamentari in particolare i deputati – dice Fassino – godano di stipendi d’oro, qui ho il cedolino di luglio 2023 da cui risulta che l’indennità lorda è di 10.435 euro, da cui giustamente vengono defalcati l’Irpef, l’assistenza sanitaria, la previdenza dei deputati che è di 1000 euro al mese, le addizionali regionali e comunali. Fatti tutti questi giusti prelievi l’indennità netta di ciascun deputato – conclude – è di 4.718 euro al mese sono una buona indennità ma non sono stipendi d’oro“.
Falso, come ha ribadito il Fatto Quotidiano che ha fatto i conti in tasca all’ex sindaco di Torino: prenderebbe fino a 13 mila euro contando anche diaria e rimborsi. “Ai giorni nostri si arriva a guadagnare anche quasi 16mila euro“, continua Rizzo, “perché dire che sono 5mila? Non è vero, perché poi c’è il portaborse, ci sono un sacco di cose che non vengono dette.
Forse però bisogna iniziare a fare un altro ragionamento: la politica non conta più nulla, infatti abbiamo questa politica. Governano finanza ed economia“.
Una polemica che prende piede proprio nei giorni in cui ci sono due temi caldi, e non sono esattamente gli stipendi d’oro: “Sapete perché non fanno la legge sul salario minimo (che per me dovrebbe essere attorno a 12 euro per campare)? Non la fanno perché CGIL CISL e UIL, se ci fosse la legge sul salario minimo, smetterebbero di avere una funzione. Premono sulla politica e la politica accetta. Poi non si spendono 3 miliardi di euro per il reddito di cittadinanza, ma se ne spendono da 4 a 6 per 250 carri armati Leopard 2. Io sono per la piena occupazione, sono perché la gente lavori, quindi io trasformerei il RDC in un piano straordinario di manutenzione del territorio – e l’Italia ne avrebbe bisogno – facendo lavorare un milione di persone per mettere a posto durante l’anno diverse cose perché non ci siano quei disastri che di tanto in tanto capitano. Soluzioni per non lasciare la gente a casa ci sono“.
Non la pensa così Elsa Fornero, che ha accusato in queste ore il governo di negare la povertà, abolendo il RDC: “Fornero? Sono molto arrabbiato con voi perché me ne parlate. Per quanto mi riguarda non dovrebbe avere più diritto di parola. Una che ha distrutto il sistema pensionistico italiano, che ha fatto pagare uno scalone di 5 anni ad una generazione solo perché hanno avuto la sfiga di averla come ministro del Lavoro, per me non esiste. Continui a girare con la sua scorta per tutta la vita“.
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