“Si sa, se sale il petrolio sale la benzina. Ma quando il petrolio non sale, Perché i prezzi restano stabili?“.
Una domanda che sorge all’alba dei prezzi scioccanti raggiunti di benzina in alcune parti della penisola. In generale il prezzo della benzina è ormai stabile a cavallo dei 2 euro al litro, con il gasolio che si attesta qualche centesimo più in basso. Valori che sono ancora più alti sulle autostrade con il prezzo record che ha toccato i 2,7 euro al litro.
Si continua a parlare di taglio delle accise per calmierare l’ennesimo rialzo dei prezzi, ma per Marco Rizzo, di Democrazia Sovrana e Popolare, si tratta di una soluzione che elude il vero problema.
“Nessun governo di questo Paese si è mai posto il tema dell’autorevolezza, della sovranità. In questo caso il tema dell’energia ha riguardato la scelta di Draghi, Conte e Meloni di stare dietro il carro euroatlantico. Conviene all’Italia?
Le imprese italiane pagano il gas 4 volte in più non rispetto ai prezzi di mercato, ma rispetto alle imprese degli USA. Conviene all’Italia? Si sa che siamo collegati a doppio filo all’impresa tedesca. Imprese tedesche che ci si aspettava calassero di produzione dello 0,5%. Il calo invece è stato dell’1,5%, e parliamo della locomotiva d’Europa. Quando c’è uno starnuto in Germania in Italia c’è un raffreddore. Quando c’è un raffreddore in Germania, in Italia una polmonite. Con questo calo cosa succederà in autunno in Italia?“
L’intervista ai microfoni di Stefano Molinari.