Il vice-premier e Ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, attraverso un post su Instagram, parla della terribile vicenda di cronaca che vede coinvolti 7 ragazzi palermitani, tra cui un minorenne, nello stupro di gruppo di una giovane 19enne. Matteo Salvini, nel discorso proclamato sui social, propone, come già aveva fatto più volte negli anni passati, il blocco androgenico o castrazione chimica per chi si macchia di reati sessuali atroci come lo stupro.
Simonetta Matone, magistrato e onorevole della Lega, ha commentato la proposta del vice-premier: “Nel 2001 io sono stata una delle prime a fare scandalo su questo argomento perché proposi, ospite da Bruno Vespa, la necessità di un controllo farmacologico delle perversioni sessuali. Dopo aver seguito un seminario dell’Istituto Superiore di Scienze Criminali mi resi conto che in Italia avevamo bisogno di trattamenti farmacologici obbligatori delle perversioni sessuali per chi commette reati come la pedofilia, procedimenti punitivi già sperimentati in nazioni come Germania e Stati Uniti“.
“Il problema è che in Italia abbiamo il principio costituzionale della libertà di cura, fatta eccezione per i TSO, quindi bisognerebbe ragionare, al di là dell’emotività immediata, sulla possibilità di creare un sistema dove sia obbligatorio curarsi le deviazioni sessuali, fermo restando che, a detta di alcuni psichiatri, ci sono perversioni incurabili. Ci sono problematiche tecnico-giuridiche molto difficili da superare, ma sarebbe meraviglioso arrivare ad un sistema in cui o ti curi o rimani in carcere a vita“.
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