Il libro di Vannacci continua a vendere copie e a frantumare i record, ha venduto più copie di tutto quello che hanno scritto gli intellettuali italiani negli ultimi 5 anni. A sinistra si sono sollevati i giornali anche oggi, ogni giorno c’è un articolo molto duro contro Vannaci che viene indicato come uomo di estrema Destra per lo più. C’è anche chi ha descritto un complottone, dicendo era tutto pronto, con un libro fatto a più mani. L’ipotesi del complottone a me pare allucinante anche per un semplice fatto, perché tutto il caos è iniziato da un articolo molto critico di Repubblica. Quindi dovremmo sostenere che Repubblica ha partecipato al complottone a favore di Vannacci, cosa che mi sembra abbastanza improbabile. Detto questo però appunto C’è questa accusa di essere di estrema destra fascista, razzista, e il problema è che la cosiddetta estrema destra si è molto divisa su questo libro. Anzi devo dire che la gran parte lo ha guardato con un po’ di fastidio, non gli è piaciuto molto, lo ha visto come un insieme di banalità, di cose già dette, anche cose un po’ vecchie che magari lì non si pensano più. Questo è interessante anche perché sfugge completamente allo stereotipo che fanno i giornali, l’estrema Destra non l’ha gradito per niente e non gli è andata dietro, anzi semmai il contenuto è molto più vicino a posizioni conservatrici come dovrebbero essere quelle di Fratelli d’Italia.
Secondo Emanuele Mastrangelo il governo ha fatto dei passi falsi nella gestione del caso Vannacci: “Il fatto che vengano ripetuti determinati concetti non mi scandalizza affatto. D’altro canto bisogna pure uscire un po’ da una trappola che è quella del perfettismo, cioè o questa persona la pensa esattamente come noi al 100% oppure è un figlio di un cane che va emarginato o è un gatekeeper, perché poi c’è anche questa sottotraccia un po’ paranoica. L’autogol per il governo è stato abbastanza pesante. Dentro a Fratelli d’Italia ci sono stati anche, non so se dei mal di pancia, ma comunque dei distinguo. La sinistra, che invece ha immediatamente fiutato l’opportunità, ha pestato pesante perché sa che il problema della cancel culture, quindi in generale di tutti gli aspetti che permettono poi di attaccare persone, fatti, dati, personaggi storici, monumenti, è il tallone d’Achille di questo governo”.
Tra i principali errori compiuti dal Governo, per Adriano Scianca, ci sarebbe quello commesso nelle fasi iniziali dal ministro Crosetto: “C’è un piano che è quello della libertà d’espressione, della difesa di spazi politici. Su questo piano io credo che siamo tutti sostanzialmente d’accordo, almeno le persone che sono qui. Le polemiche contro Vannacci sono state strumentali, con frasi estrapolate. Molto verosimilmente, io non sono un esperto di diritto militare, ma anche le richieste di rimozione, di radiazione, eccetera, sono campate in aria. Vannacci, al di là dei formalismi, va comunque difeso politicamente e ha sbagliato profondamente Crosetto ad attaccarlo, ad attaccarlo subito a scatola chiusa e ad attaccarlo sulle idee“.