Accanimento Rai sul doc Citro: lo sfogo di Frajese in diretta ▷ “Una montagna di idiozie che crolla”

Nel mezzo della trasmissione di Rai Radio 1, “Giù la maschera”, di Marcello Foa, ex presidente Rai, è intervenuto il dottor Massimo Citro.
E il caos scoppia proprio da qui. Le posizioni del medico circa i vaccini anti Covid fanno scalpore in tutti i principali media.
Questi non sono vaccini – spiega Citro – perché l’antigene, cioè la famosa proteina Spike che viene fatta produrre dalle nostre cellule, non è mai stato attenuato, cioè reso incapace di nuocere. Noi introduciamo una pericolosa tossina senza nessuna attenuazione, che infatti produce tutti i danni che stiamo vedendo. Inutile che fanno finta che non è così.
È un disastro, è una volontà di fare del male. È evidente
“.

La reazione è feroce, e molti si scagliano contro il medico, ora bollato come “no vax”.
A partire da Enrico Mentana, che su un post Facebook lo chiama addirittura “stregone antiscientifico”.
L’Usigrai accusa invece: “Questo non è pluralismo: è disinformazione“. I componenti del Partito Democratico della Commissione di Vigilanza Rai hanno inoltre sollevato un dubbio: com’è stato possibile invitare a parlare un no vax sospeso dall’Ordine dei Medici?.
Dall’azienda di Viale Mazzini arriva poi la rassicurazione di una puntata “riparatoria”.
E da Foa ecco il chiarimento raccomandato: “Sul Covid il dottor Citro ha parlato a titolo personale“.

La cosa assurda – osserva l’endocrinologo Giovanni Frajeseè che dopo due anni e centinaia di pubblicazioni sugli eventi avversi, su problemi di tutti quanti i tipi, si proceda ancora in questa maniera“. Un altro noto infettivologo era presente nella trasmissione del “fattaccio”: Massimo Galli era intervenuto prima di Citro, in difesa dei vaccini. Proprio di Galli, Frajese vuole precisare qualcosa sull’ultima uscita dell’infettivologo. “Nelle sue dichiarazioni è riuscito a dire che l’aumento dei contagi è dovuto alla riapertura delle scuole.
Ha collegato l’aumento dei casi alla riapertura delle scuole, quindi ai bambini, dicendo che questi sono non vaccinati
“.
In aggiunta, l’endocrinologo riporta uno studio pubblicato il 19 settembre su The Lancet, proprio in merito ad un aggiornamento sul tema vaccini.

Lo studio

Hanno trovato – spiega Frajese – nel latte delle donne vaccinate post-gravidanza con il vaccino, delle tracce di RNA presenti nel latte per un paio di giorni“. Le conclusioni sarebbero due: “La prima è che quella stronzata che l’iniezione rimaneva nel braccio non è affatto vera.
La seconda cosa che c’è scritta è che ‘però questo RNA non fa produrre la spike perché in realtà viene degradato ed è a pezzi’.
Ora, gli autori dello stesso articolo forse ignorano che l’RNA, se viene degradato e diventa a pezzi, e non codifica più per la spike, diventa un elemento di tipo oncogenico, cioè piccoli pezzi di RNA sono in grado di interagire con lo sviluppo e la riproduzione cellulare causando dei tumori
“.

Bisognerà che qualcuno, soprattutto a livello governativo, si renda conto che questa montagna di idiozie che ci hanno spacciato per verità è crollata e sta continuando a crollare. Anzi, con il passare del tempo le cose diventeranno complicate, perché i dati che continuano a uscire stanno a significare che il problema è molto più grande di quanto è stato in qualche maniera fino ad oggi rappresentato“.