I lettori del Corriere della Sera sono rimasti sorpresi quando durante il mese di agosto hanno scoperto che le entrate tributarie contributive del primo semestre del 2023, quindi da gennaio a giugno, sono aumentate del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Questa notizia avrebbe smentito le preoccupazioni riguardanti i cosiddetti “buchi” nelle entrate dello Stato che erano state sollevate verso metà agosto. Tuttavia si è scoperto che i dati su cui si basava l’articolo erano stati analizzati in modo superficiale e probabilmente il problema non esisteva fin dall’inizio.
L’aumento delle entrate è stato dunque del 3,6% e non dell’1,9% come riportato dal Corriere.
L’aumento che c’è stato è dovuto principalmente all’incremento delle imposte sul reddito personale e delle imposte sulle società, mentre l’imposta sui redditi da capitale e plusvalenze è diminuita.
Insomma, è stato colpito il reddito e non il patrimonio.
Il calo dell’IVA è stato causato principalmente dalla riduzione dell’IVA sulle importazioni, mentre l’IVA sugli scambi interni è aumentata. Inoltre, il confronto tra primo semestre 2023 e primo semestre 2022 è disomogeneo a causa di diversi periodi di pagamento delle imposte.
Quindi non ci sarebbe alcuna evidenza, in sostanza, di un aumento di evasione fiscale come sarebbe stato ipotizzato dal Corriere.
Il bollettino pubblicato quindi il 16 agosto ha confermato e ha aggiunto ulteriori dati sulle entrate contributive che hanno registrato un aumento del 4,5%. Per cui non ci sono buchi nelle entrate e i lettori del Corriere possono tranquillamente rilassarsi.
Quello che mi sento di aggiungere è che ormai viviamo in una società in cui invece di preoccuparci di aiutare le imprese a fare reddito, aiutare i professionisti a fare reddito, ci si preoccupa sempre, da parte di un modo di pensare diffuso, di parlare di evasione fiscale anche quando non c’è. Le entrate in Italia sono aumentate, la pressione fiscale è folle e insostenibile e serve a mantenere un apparato burocratico la cui unica esistenza in vita è la produzione di norme burocratiche.
Malvezzi Quotidiani – L’Economia umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi