A Palazzo Chigi è arrivata la bozza del nuovo decreto in materia di migranti. Siamo al terzo provvedimento del Governo Meloni, ricordiamo in tal senso quello di Cutro e quello della scorsa settimana. Argomento centrale è il riferimento a chi, pur di entrare in Italia, si finge minorenne approfittando delle normative italiane (Legge Zampa) che favoriscono un percorso di accesso semplificato per i cosiddetti ‘baby migranti’. Proprio per questo il testo del nuovo decreto prevede che si facciano controlli sull’età dei ragazzini con test biometrici fatti da qui in poi regolarmente. E chi mente sull’età potrà essere espulso. Su Repubblica si legge ‘Via dall’Italia chi mente sull’età’.
Questo nuovo decreto servirebbe a diminuire e alleggerire la pressione nell’affrontare determinati temi.
C’è un tema poi divisivo della possibilità di mettere assieme nei centri di accoglienza i giovani minorenni con gli adulti. Ritengo giusto suddividere minorenni e maggiorenni ma ritengo ugualmente giusto il fatto di regolare i test biometrici al fine di evitare truffe. Si è fatta molta retorica su questo. Ad esempio, il Garante Nazionale per l’Infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti ritiene, si legge in una sua intervista su Repubblica, che non bisogna mandare ragazzi e adulti negli stessi centri di accoglienza perché ‘in questo modo consegniamo i ragazzi in mano alla criminalità . Questa cosa crea molti dubbi perché manca un contraddittorio: noi abbiamo sentito per molti anni dire che tutti i migranti sono vittime e bisognose di aiuto, in fuga dalla guerra e va bene se condividiamo spazi anche ricreativi a Lampedusa e ora non va bene farli stare tutti insieme? È questa la contraddizione che oggi potrebbe portare a incomprensioni governative e non.