Maria Rachele Ruiu, portavoce del movimento “Provita e famiglia“, Onlus con la mission di difendere la famiglia tradizionale è stato coinvolta in una spiacevole situazione. Sembra un paradosso, ma la stessa portavoce durante una puntata de “L’Aria che tira” su La7 è stata attaccata per i suoi capelli corti. Cecchi Paone l’ha definita così “La signora sembra Arturo Brachetti”. Maria Rachele Ruiu, suo malgrado protagonista di questa vicenda, ha replicato prima sui social, poi ai microfoni di Lavori in Corso.
“Attaccata in maniera becera, interrotta non per il discorso che stavo facendo ma per la mia appartenenza. Se fosse passato il DDl Zan non avrei nemmeno cittadinanza in tv”
In riferimento alle parole di Cecchi Paone, dice Ruiu: “Come si può educare a rispetto e poi prendere in giro una persona semplicemente per il suo taglio di capelli? Tra l’altro obbligato da un percorso oncologico, un modo per sdrammatizzare. Ma come si può? Io porto i capelli corti perché sono in un percorso oncologico. Si possono criticare le idee ma non le persone. Anche se io non fossi in un percorso oncologico e avessi scelto di avere i capelli corti sarebbe uguale. Fingono di combattere gli stereotipi e poi attaccano me per i capelli. Si sono rivolti in maniera violenta contro di me, ma io andrò avanti nella speranza che abbiano un senso di vergogna, non mi aspetto le scuse, ma che almeno domani prima di usare lo stesso trattamento si mordano la lingua”