A più di un anno di guerra in Ucraina e a quasi un anno di esecutivo del Governo Meloni è possibile tirare qualche somma?
Gli aiuti a Zelensky non cessano da parte dei paesi dell’Unione Europea, tra armi e fondi per la ricostruzione.
Proprio a proposito di ricostruzione dell’Ucraina ha parlato il vicepremier Antonio Tajani su Radio 1: “L’Italia ha un ruolo da svolgere anche a livello internazionale e saremo parte della ricostruzione dell’Ucraina“. Aiuto riconfermato a oltranza.
E non si tratta certo di un unicum nelle dichiarazioni pro Ucraina del governo italiano. “L’Italia continuerà a fare la sua parte” è il messaggio che la premier Giorgia Meloni ha trasmesso in occasione della conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina dello scorso aprile. Sfumate dunque quelle più volte espresse volontà di sovranismo?
“Non faccio altro che leggere di persone che sono deluse dalla politica di questo governo“, commenta il disegnatore Alfio Krancic.
“Soprattutto da quello che doveva essere l’impronta, la cifra di questo governo, cioè il sovranismo.
Mi sembra invece che si siano appiattiti sulla Nato, su Biden, sugli Stati Uniti, su Kiev addirittura.
Non c’è stato uno sprazzo di indipendenza, di autonomia che sia venuto fuori. A me sarebbe bastato che un governo dicesse: ‘Siamo nella Nato, non possiamo fare queste cose’, ma che almeno avesse detto: ‘Cerchiamo delle vie per arrivare a un compromesso, a una pace‘.
No, bisogna mandare armi, bisogna difendere che si difendono i valori dell’Occidente, che ancora non ho capito quali siano“.