L’estate è agli sgoccioli e l’ombra dell’autunno/inverno comincia a spaventare. Perché? Per il Covid e, di conseguenza, per i vaccini.
Un binomio che nel passare degli anni ha rubato tutte le scene: si avvicina il finire di quel caldo estivo, si avvicinano anche i nuovi contagi.
E lo dicono i principali professionisti dell’informazione. “Covid, salgono i contagi“, scrive SkyTG24 ma non solo. O ancora, “Covid, ma siamo sicuri che la pandemia sia finita?” ci tiene a domandare Repubblica, scavalcando anche la stessa ufficialità trasmessa il 5 maggio scorso dall’Oms. Come ciliegina sulla torta non poteva poi mancare lei: la nuova variante, chiamata “Pirola“.
Una storia probabilmente trita e ritrita, se consideriamo poi l’arrivo dei vaccini aggiornati, quelli “consigliati”, non obbligatori dunque.
Ma questo particolare pare essere sfuggito nel caso delle RSA.
Patrizia Floder Reitter, giornalista de La Verità, ha raccontato a Francesco Borgonovo cosa è successo nelle residenze sanitarie.
“Quello che è emerso – spiega Reitter – è che in molte residenze si sono chiuse le visite dei familiari.
Un istituto di Verona è accaduto che a fronte di dieci positivi non si sono fermati all’isolamento, ma hanno chiuso tutta la struttura non facendo entrare nessun parente. Una misura che non aveva senso nemmeno in tempo di pandemia. Non è accettabile, il Ministro della Salute dovrebbe prendere provvedimenti“. Tuttavia, racconta la giornalista, non sarebbe il fatto più grave.
Al centro dell’indagine il nuovo vaccino in arrivo ad ottobre. “Ad agosto, in diverse strutture per gli anziani, hanno fatto il richiamo con il vaccino ‘ vecchio’, quello che la stessa Oms dice non proteggere dalle nuove varianti. Ci troviamo davanti ad un’assurdità“.
Un fatto che di fronte alla quantità esorbitante di dosi non utilizzate in Europa fa nascere non pochi dubbi: impazienza per il nuovo vaccino o desiderio di minimizzare gli sprechi? “Sono obbligati a vaccinarsi“, continua Reitter. A questo punto però viene da chiedersi: chi ha dato l’ordine? La risposta dell’ASL di Verona, racconta la giornalista, sarebbe ancora più grave. La risposta che avrebbe ricevuto Reitter sarebbe stata: “Le RSA? Agiscono autonomamente“.