I medici che nel periodo del Covid hanno rifiutato di seguire il protocollo di “Tachipirina e vigile attesa” e sono quindi stati sospesi, si trovano ancora in attesa di un giudizio definitivo. Potrebbero quindi essere radiati, oppure continuare a svolgere la professione. Tra questi vi è il Dottor Andrea Stramezzi che porta all’attenzione un tema molto importante che riguarda lui e tanti altri medici: “Coloro che giudicheranno i medici che non hanno seguito le imposizioni del Governo e dell’Istituto superiore di Sanità sono stati nominati da Mario Draghi su consiglio del Ministro Speranza. Purtroppo la commissione di appello di secondo grado, dopo una sanzione disciplinare, si chiama CEPS ed è a Roma, è la commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie. La commissione è stata nominata da Mario Draghi nel novembre 2021 su consiglio del ministro Speranza“.
La conclusione che tra Stramezzi è quella di una sentenza che sarebbe già scritta: “Quindi è ovvio che queste migliaia di medici, che come me sono stati radiati per non aver ascoltato le direttive delle autorità sanitarie, vedranno confermate le loro sanzioni. A differenza del penale in questo caso è una commissione di nomina ministeriale quindi è ovvio che saranno dei plotoni di esecuzioni perché sono le persone che noi abbiamo indicato che ci giudicheranno. Per cui migliaia di medici saranno definitivamente sospesi quando arriverà il terzo grado”
Il motivo secondo il Dottor Stramezzi è facile da prevedere: “La Commissione appunto è stata nominata da Draghi e da Speranza, cioè quelli che avevano fatto questi decreti legge, che avevano imposto certi protocolli, certe regole, che poi noi abbiamo criticato, perché non volevamo lasciare morire le persone a casa e quindi andavamo a curare le persone a casa abbandonate da questo sistema sanitario nazionale. E siamo stati sanzionati per quello, perché usavamo criticare l’OMS, il Ministero della Salute, AIFA, o l’Istituto Superiore di Sanità. Purtroppo saremo rigiudicati da questi qua, che sono di nomina politica“.
Le conseguenze della conferma di radiazione per tanti medici che nel periodo di pandemia hanno continuato a visitare e curare pazienti, per di più in un periodo dove la carenza di medici è nelle notizie dei telegiornali e tra le priorità del governo, sarebbero di una gravità incalcolabile, ma secondo Fabio Duranti non è solo una questione numerica: “Rischiamo di perdere molti medici, i più valorosi perché sono quelli che hanno dimostrato di aver avuto maggiore valore, di aver rispettato il giuramento di Ippocrate, la nostra Costituzione e soprattutto la loro coscienza di curare le persone come hanno imparato sui banchi dell’università e della loro esperienza successiva”.