Il dibattito e le polemiche sull’emergenza climatica non sembrano placarsi, la nube di terrorismo mediatico che si aggira intorno alle notizie diffuse dai media continua imperterrita e in pochi tentano di sedarla. Qualsiasi avvenimento si registri in merito ai fattori climatici viene attribuito all’emergenza, anche i fenomeni metereologici più comuni vengono rivestiti di una qualche causa dovuta al climate change.
Ci chiediamo dunque se tutto questo abbia un reale nobile fine che si muove nella direzione di un mondo realmente ecologico o sia un mero tentativo di insinuarsi nei portafogli degli italiani e fare gli interessi di qualcun altro.
Ne è un esempio chiarificatore quello che sta succedendo con le case green, stanno costringendo gli italiani ad adeguarsi a regole create ad hoc per quest’emergenza.
“C’è una ricerca di cui hanno parlato poco” – spiega la giornalista Raffaella Regoli. “Un manifesto firmato da 1600 ricercatori, tra cui molti italiani, in cui dicono che l’emergenza climatica non esiste e che la CO2 non è responsabile di questi cambiamenti climatici. Allora mi sono venute alla mente le parole di Larry Fink. Chi è Larry Fink? L’amministratore delegato di BlackRock. Lui diceva: non investiamo sul green perché siamo ecologisti, ma semplicemente perché siamo capitalisti“
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