“La partita è una, è ha un nome solo, si chiama libertà e autodeterminazione”
Libertà che oggi “viene messa drammaticamente in discussione” secondo Alessandro Meluzzi, e la comunicazione forzata dell’IT Alert che tutti gli italiani hanno ricevuto sul proprio smartphone ne è ulteriore prova. Un allarme partito da un sistema centrale che ha fatto partire l’allarme anche nei cellulari di chi aveva disattivato la possibilità di ricevere determinate allerte.
“Assistiamo a una rappresentazione e una narrazione del mondo che è la più totalitaria e la più falsa che sia mai stata costruita. Una narrazione che dice che in un pianeta abitato da 8 miliardi di uomini non si può pretendere di autodeterminarsi e quindi che noi progressivamente dobbiamo diventare il terminale di una catena di comando che parte da un computer, che non è un’intelligenza artificiale, ma è semplicemente artificiale perché non ha l’intelligenza. Come in quel documento del World Economic Forum, che dice che noi saremmo felici perché un computer deciderà che cosa è meglio per noi. A questo vogliono arrivare. Per arrivare a questo bisogna di una catena di comando. Questa catena di comando viene nutrita dal terrore, dalla paura, dalla mistificazione, dal controllo e la partita è tutta qua. Il problema è che loro sanno una cosa, è quella che ho tento di dire tutti i giorni e tutte le volte, che alla maggioranza degli esseri umani della specie sapiens sapiens va bene così“.
Al proposito Alberto Contri riporta una sua esperienza personale che concretizza la teoria esplicitata da Meluzzi: “Ieri per strada, al semaforo, mi ferma un 35enne che mi dice ‘sono un italiano che vive in Cina da molti anni e devo dire che quando vengo a Milano mi devo tenere una mano sul portafoglio e una mano sul telefono, perché sennò se alla stazione centrale dopo dieci minuti non trovo più l’uno nell’altro. In Cina devo dire che questo controllo sociale a questo punto è una sicurezza, perché tu puoi andare in giro tranquillamente e non ti succede nulla‘. Che cosa fa capire questo personaggio? Anche le persone intelligenti dicono che pur di vivere tranquille vogliono essere controllate. Un seme pericolosissimo”.