Nessuno si vaccina più, ed è questo il principale motivo per cui Pfizer e Moderna stanno subendo in borsa un assestamento che sembra più una colata a picco nell’ultimo mese. Già, perché a parte subito dopo l’annuncio dell’FDA dei vaccini per le nuove varianti, le azioni delle due aziende note per la commercializzazione di vaccini a mRNA, non accennano a riprendersi.
Tanto che in borsa Pfizer ci ha rimesso subito un punto percentuale non appena ha annunciato il significativo taglio delle vendite. Certamente il calo influisce nella fiducia nei mercati, ma non è solo per questo che gli azionisti non hanno più la fiducia di un tempo nell’azienda diretta da Albert Bourla.
Con i circa 40 miliardi di extraprofitti ricavati dai vaccini infatti Pfizer non è rimasta con le mani in mano. Nonostante le numerose rimostranze e rimborsi già notificati dal governo e dal ministero, il colosso ha investito in una “apparentemente avanzatissima società nel campo dell’mRNA”.
Questo, secondo Alberto Contri, per “evitare di farsi trovare con tutti questi soldi da rimborsare, investendo nella filiera futura che contempla la vaccinazione di massa ed espande i potenziali consumatori”.
Che cosa hanno scoperto gli analisti? Secondo il docente di Comunicazione Sociale, “che l’investimento fatto da Pfizer è totalmente incauto, che l’azienda fa acqua da tutte le parti, e che quindi quest’investimento è carta straccia“.
Nel frattempo i numeri delle nuove vaccinazioni sono impietosi: si stima un andamento di non più di 100 vaccini al giorno nei reparti. Questo perché è consigliato solo ai fragili? Può essere, ma senza vendere la fiducia degli azionisti cola a picco.
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