Guerra e verità, un binomio che storicamente ha sempre fatto non poca difficoltà a stare in buoni rapporti.
Nel corso dei secoli disinformazione e manipolazione hanno fatto da protagonisti più volte. I più non potranno che essere d’accordo se come esempio di tale disinformazione si prenderà, giustamente, l’epoca del fascismo e del nazismo. E la confusione si protrae ai giorni nostri con la guerra in Ucraina: anche qui, di confusione ce n’è sempre stata fin troppa. Con l’avvento di una nuova guerra, da un altro fronte, quello israelo-palestinese, ci si può chiedere se tale confusione, conscia o inconscia, sia presente o lo sarà in futuro anche in questo caso.
“Quando c’è una guerra, la prima vittima, senza dubbio, è la verità“, sottolinea in diretta Davide Piccardo, direttore de La Luce.
Le ultime sullo scontro tra Hamas e le forze israeliane riportano di un caso che se confermato “ovviamente avrebbe tutto il mio sdegno e tutta la mia condanna”, precisa Piccardo. I24, canale israeliano, tramite la reporter Nicole Zedek, ha raccontato di 40 omicidi di bambini da parte di Hamas nel Kfar Aza. 40 bambini sarebbero stati uccisi, poi decapitati. La notizia ha fatto il giro del mondo. Tutti i media hanno raccontato di una strage, di un film horror. Ma più di qualcuno ha nutrito dubbi sulla veridicità della notizia, addirittura parlando di fake news.
“Anadolu, agenzia turca, ha chiesto esplicitamente al portavoce dell’IDF (le forze di difesa israeliane) e dell’esercito israeliano se avesse conferma di questi fatti, dello sgozzamento di 40 bambini in un kibbutz. Il portavoce esercito israeliano ha detto che non ne aveva nessuna conferma. La stessa cosa è avvenuta con la BBC che ha poi però rimosso l’articolo che parlava di questa strage. BBC a quanto pare più seria della maggior parte dei nostri quotidiani“. Anche un reporter investigativo del Los Angeles Times, Adam Elmahrek, ha scritto su X: “L’unica fonte sembra essere l’esercito israeliano, ampiamente noto per diffondere bugie e disinformazione”. Altre fonti hanno poi invece riportato conferme. Sempre tutte non prive di confusione.
“Io credo che ci saranno una serie di fake news che sono utilizzate per giustificare un certo tipo di reazione israeliana senza che poi l’opinione pubblica occidentale abbia molto da dire, giocando sull’emotività. Poi detto ciò, ovviamente in guerra purtroppo avvengono le peggiori schifezze. Se fosse mai verificato che qualcuno ha ucciso indiscriminatamente dei bambini, cosa che io non credo possibile, perché conosco come operano i palestinesi, credo che questa cosa non sia possibile: non ci credo. Ma se fosse verificato ovviamente avrebbe tutto il mio sdegno e tutta la mia condanna“.