“Io non ho paura di essere né giudicato né valutato, perché so quello che sto facendo e lo faccio al meglio che posso. Poi qualcuno troverà qualche mia idea sbagliata… ma mi interessa il giusto, non mi interessa il consenso.”
Che storia sarà, quella che su Instagram Ciro Immobile ha postato nelle ultime ore? Probabilmente quella di una bandiera che ha dato tutto ma che nelle ultime settimane ha sentito venti di critiche molto forti.
Già la moglie Jessica e il fratello Luigi si sono espressi sui social dopo la panchina di Milano, ma quella di Immobile è una situazione comune dopo una partenza ampiamente sotto la sufficienza di tutta la squadra.
“Mi fa piacere che un giovane così possa leggermi e condividere il mio pensiero con altre persone“. A parlare a ‘Lavori in Corso’ è proprio quel Paolo Crepet che potrebbe dare una mano non indifferente, visto che in molti, tentando di spiegare la classifica deludente, parlano di un problema di testa: “Non credo alle crisi, le crisi sono sempre evoluzioni. Non so cosa farà tra cinque anni questo ragazzo, magari il dirigente, magari il commentatore o l’allenatore. Quello che conta però è quello che ha fatto: essere campione, essere amato. Quando ricevi l’ovazione dallo stadio è l’apoteosi del campione, lui conosce questa sensazione“.
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