Davvero è tutto bene quel che finisce bene?
E’ ciò che verrebbe da domandarsi in merito alla questione più dibattuta degli ultimi anni. Ma soprattutto al vedere di un video su Twitter.
Sul vaccino anti Covid se ne sono dette tante. E tanti, soprattutto personaggi ai livelli più alti, hanno quasi all’unisono sponsorizzato e “recensito” positivamente l’inoculazione. E quella maggioranza silenziosa che negli anni ha sollevato dubbi intorno al vaccino è stata più volte “avvisata”, tramite quei fact-checker, che segnalavano a destra e a manca la presunta disinformazione.
Eppure, non tutti i personaggi importanti della scala globale hanno mostrato un pensiero allineato a quello ufficiale.
A dissentire è il multimiliardario Elon Musk, patron di X, che sul suo social ha pubblicato un video ironico sui vaccini che ha raggiunto quasi 100 milioni di visualizzazioni.
Il video postato dal CEO di SpaceX mostra come al passare del tempo i giornali del mainstream abbiano abbattuto quella percentuale d’efficacia del vaccino. Da 100% si scende sempre di più. E al fuoriuscire di alcune novità, il video assume ancora più senso.
E’ infatti la modifica sugli effetti avversi applicata al bugiardino del vaccino che desta ulteriori sospetti.
“Non solo si mette in discussione l’efficacia del vaccino – commenta Diego Fusaro – ma addirittura inizia ad emergere la possibilità reale degli effetti avversi, riconosciuta dagli stessi professionisti dell’informazione. Chi risponderà a tutto questo?“
Una denuncia molto forte, quella di Musk, che a quei livelli sposta non di poco l’attenzione.
O almeno è quello che, viste le tantissime views, dovrebbe accadere. Invece, il possibile espandersi del dibattito viene disinnescato dalla notizia dei Nobel per la medicina assegnati a chi quei vaccini li ha essenzialmente formati. Katalin Karikó e Drew Weissman sono stati premiati per gli studi sui vaccini a mRNA. La giornalista Martina Pastorelli allora sottolinea: “Proprio quando la narrazione entra in crisi di fronte alla realtà, ecco la medaglia sul petto di chi quella narrazione l’ha portata avanti“.
L’intervento integrale di Martina Pastorelli e Diego Fusaro a Un Giorno Speciale.
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