Milan, parla Tassotti ▷ “Per lo scudetto bisogna fare i conti con l’Inter. Leao? Con Sacchi sarebbe andata diversamente”

Parte dalle giovanili della Lazio, poi finisce in prima squadra nel’78. Gioca nel Milan per 17 anni, dal 1980 al 1997.
Di ruolo difensore, colleziona 41 presenze con i biancocelesti e 428 con i rossoneri, facendo anche 8 gol.
Il palmares è ricco di trofei. Un percorso, una carriera da far invidia: 5 scudetti, 4 primi posti nella Supercoppa italiana, una Coppa Mitropa, 3 Champions League, 3 Supercoppe Uefa, 2 coppe intercontinentali. Gioca il mondiale negli USA del 1994, collezionando 7 presenze.
Poi la carriera da allenatore col Milan, a partire dalla primavera. Il destino lo porta a fare da vice anche a Massimiliano Allegri.
Dopo arriva l’esperienza da vice della nazionale ucraina, poi da vice del Genoa. Se non si fosse ancora capito, stiamo parlando di Mauro Tassotti, campione rossonero, nativo della Capitale, che è intervenuto a Radio Radio Lo Sport.
I nostri ne hanno approfittato per fargli qualche domanda.

A seguito della batosta inflitta dal PSG al Milan nei gironi di Champions, l’attenzione è rivolta verso uno dei volti più importanti dei rossoneri.

Leao giocherebbe nel Milan di Sacchi?

Giocherebbe ma forse in maniera diversa. Sacchi lo avrebbe martellato da mesi e mesi. Forse a questo punto Leao sarebbe diverso.
Ma ogni allenatore ha il suo credo. E non è che con Sacchi quelli bravi non giocavano: lo facevano.

Leao è uno dei più bravi del Milan. Nessuno può metterlo in dubbio questo“.

Dopo Juve e PSG vengono meno le certezze al Milan?

Purtroppo secondo me qualche dubbio adesso lo hanno un po’ seminato, perché comunque hanno perso contro l’Inter pesantemente.
Contro la Juve è stata una partita anomala perché hanno giocato tanto tempo in inferiorità numerica. Secondo me quella partita lascia un po’ il tempo che trova. Però poi hanno perso col Paris Saint-Germain e qualche dubbio adesso ce l’hanno.

Ma lo sapevano di avere un calendario complicatissimo all’inizio della stagione.
I primi due mesi della stagione erano difficili perché hanno avuto quasi sempre partite difficili. Hanno provato a far turnover lo stesso e hanno portato a casa i risultati, perché nonostante l’aver perso il derby fino a domenica scorsa erano ancora in testa alla classifica.
Poi c’è stata la partita con la Juve. Adesso ci sarà questa con il Napoli…qualche dubbio secondo me ce l’hanno adesso nella testa.
E la partita di Napoli è delicata anche per questo, come lo è anche per il Napoli penso insomma. Ci sono i confronti tra le squadre di vertice che contano
“.

L’Inter è una squadra che può vincere il campionato con 20 punti di distacco?

Credo che l’Inter sia una squadra molto forte, però in Italia secondo me 20 punti sono tanti.
L’anno scorso a Napoli hanno fatto qualcosa di straordinario. L’Inter è forte, perché ha giocatori forti, è forte da tanti anni, è sempre lì.
E bisognerà fare i conti con l’Inter sicuramente se si vuole vincere il campionato. Però anche le altre hanno le loro possibilità: il Napoli, il Milan. Non so se può la Juventus, deve crescere ancora per essere considerata una pretendente allo scudetto
“.

Errori del Milan contro il PSG?

Thiaw ha fatto un errore nella partita contro la Juventus, e anche ieri dopo tre minuti ha fatto praticamente la stessa cosa facendosi ammonire costringendo l’allenatore a fare una sostituzione. La squadra deve stare più dentro la partita, nel senso che quello è un girone difficilissimo. È chiaro che è un girone che si deciderà all’ultima giornata, perciò ancora di più per quello il Milan deve stare dentro la partita. Il secondo gol del PSG praticamente l’hanno regalato, perché hanno preso un gol abbastanza comico“.

Il Milan segna poco: hanno sbagliato col mercato lì davanti?

Probabilmente il Milan ha cercato di far qualcosa lì davanti, anche solo per far respirare Giroud. Evidentemente non hanno trovato chi potesse garantire più gol. Lo si sapeva già che quello del sostituto di Giroud era un problema e che al francese non gli si può chiedere di giocare la domenica in campionato, il mercoledì in Coppa. Insomma, tutte le settimane.
Io non lo so poi se sono soltanto voci, che si legge che il Milan possa prendere ancora un attaccante a gennaio“.