Il Nobel per la medicina è stato dato a Karikó e Weissman per i vaccini contro il Covid, questo ci dice Repubblica, in prima pagina, con un titolo sobrio direi: “Gli scienziati che salvarono il mondo”. Continua Repubblica: “Dall’incontro fra Kathleen Karikó e Drew Weissman, in fila alla fotocopiatrice dell’università nel 1997, è nato il premio Nobel per la medicina, ma è nata anche la più nuova ed efficace fra le tecnologie dei vaccini contro la pandemia”.
Pensa quella meno efficace.
Quello che posso fare io è fare una valutazione politica e mi sembra questo Nobel sia una scelta abbastanza politica. Repubblica fa un titolo, “il Nobel è il genitore dei vaccini anti Covid, la loro rivoluzione ha riaperto il mondo”, ecco a me sinceramente questi titoli non tornano. Non tornano per due motivi, non mi torna quello di prima pagina, “gli scienziati che salvarono il mondo” perché non hanno salvato un bel niente, nel senso che questi vaccini non hanno immunizzato le persone, se si è riaperto è perché il virus ha cambiato di intensità. Siamo ancora qui a fare la quarta, quinta dose, quindi forse un minimo di precauzione nel dare questo premio, visto che il Nobel è il simbolo della genialità nell’immaginario collettivo, è la cosa più importante che uno studioso, uno scienziato possa ottenere.
Questo mi sembra leggermente prematuro e a me pare un modo di cancellare poi tutte le critiche alla campagna vaccinale, perché adesso possiamo pure dire che questi hanno salvato il mondo. Infatti lo dice chiaramente il simpaticissimo Alberto Mantovani, su Repubblica, pagina 7 “è un premio per i 20 milioni di vite salvate che mette a tacere i Novax”. Sentiamo perché li dovrebbe mettere a tacere caro professore emerito Mantovani? Per quale motivo li dovrebbe mettere a tacere? Perché non esistono le reazioni avverse? Non esistono tutte le questioni sollevate nel corso di questi anni? Non esiste il fatto che questi vaccini non hanno immunizzato, tant’è che siamo qui a farci la quarta dose? Non esiste il fatto che è stata forzata dalla gente a perdere il posto di lavoro? Però l’emerito dice che è un premio che mette a tacere i Novax.
Quei 20 milioni di vite salvate mi piacerebbe sapere come le calcola, in base a quale studio scientifico le calcola il nostro, a quale attendibilissimo calcolo trigonometrico, geometrico, algebrico le calcola, perché queste sono tutte le stupidaggini che si sono sentite in questi mesi con la scienza un tanto al chilo utilizzata per fare questo, per mettere a tacere le persone che dicevano: “scusate forse c’è qualcosa che non torna”.
Invece questo premio, questo Nobel, serve esattamente purtroppo a quello che dice Mantovani, cioè a far tacere le critiche. Io ti metto lì il premio Nobel così tu, povero cretino, giornalista, commentatore, non puoi più dire niente, non puoi far notare che ci sono persone che non stanno bene, non puoi far notare che ci sono stati dei problemi. Non devi far notare niente perché c’è il premio Nobel. Salvo che poi il premio Nobel vale a corrente alternata, perché io mi ricordo un altro signore che ha vinto il premio Nobel per la medicina, si chiamava Luc Montagnier, che è stato trattato come un povero deficiente, perché questa è la realtà, è stato trattato letteralmente come un vecchio rincoglionito. Allora uno mi deve spiegare perché il premio Nobel vale solo quando i premi Nobel dicono quello che pare al discorso prevalente.