Oggi parliamo brevemente della vicenda del POS. Se nell’ultimo trimestre il governo Meloni ha voluto imporre le proprie esigenze alla Commissione europea, a quest’ultima è bastato alzare un dito per far fare al governo un’imbarazzante retromarcia sulla vicenda del limite di spesa. Al suo posto il governo si è inventato un’improbabile tavolo di concertazione, quando si usano questi termini è perché non si sa più cosa dire. Tavolo tra esercenti e gestori dei pagamenti elettronici finalizzato ad individuare “livelli di costi equi e trasparenti” e “evitare l’imposizione di oneri non proporzionali al valore delle singole transazioni“. Sono frasi di rito perché spiace constatare che il governo abbia preferito infilarsi in un vicolo cieco pur di non tenere testa alla Commissione europea.
Ormai è svelato l’arcano sulla relazione tra soglie e sanzione, come fu il disastroso cashback. I pagamenti elettronici, soprattutto quelli inferiori ai 60 euro, rappresentano una fonte di affari per i gestori delle carte di pagamenti e una miniera di dati per chi gestisce il business delle profilazioni dei consumatori, perché c’è anche questa seconda parte che spesso viene trascurato. Quindi la Vicenza del POS è stata soltanto il primo dei tanti episodi ai quali assisteremo nei prossimi due o tre anni, fino al 2026, dove i governi della Repubblica Italiana saranno semplicemente degli esecutori di volontà imposte dalla Commissione Europea, che non tollera che si sposti nemmeno una virgola dal piano abbozzato da uno dei peggiori governi della storia, cioè il governo Conte II seguito da un altro brutto governo, Draghi ad aprile 2021.
In sostanza i precedenti governi fissarono delle regole e oggi l’attuale governo non ha la forza politica di cambiarle per cui piaccia o non piaccia quello che sto per dire, noi ormai non siamo più un Paese libero, siamo un Paese che è sotto tutela, la tutela di un organo sovranazionale che si chiama Unione Europea e attraverso il suo organo di controllo, la Commissione Europea, noi siamo costretti a fare quello che hanno deciso gli altri. Quindi quando noi ci rendiamo conto dei disagi sociali, della macelleria sociale che abbiamo creato da vent’anni con l’euro, con tutto quello che ne ha conseguito, in realtà manca la forza politica di andare fino in fondo. E appena si alza un po’ la testa, basta schioccare le dita e tutti i governi italiani si rimettono a cuccia.