Gestione dei fondi delle cooperative dei familiari di Soumahoro in spese personali: moglie e suocera del parlamentare arrestate, ora ai domiciliari.
Repubblica titola: ‘Vivevano nel lusso con i soldi dei migranti’. Un pezzo di Clemente Pistilli evidenzia che due milioni di euro sono stati utilizzati a fini personali, anziché per l’accoglienza dei migranti. Moglie e suocera del deputato Aboubakar Soumahoro avrebbero speso oltre 368mila euro con carte prepagate della cooperativa Caribù. Avrebbero pagato così abbigliamento griffato, gioielli, trattamenti estetici, ristoranti e hotel, soldi usati da Lilian Murekatete, moglie di Soumahoro.
Gli investigatori stanno cercando di bloccare denaro sui conti correnti, ma se non ne troveranno a sufficienza potrebbero sequestrare anche metà della ‘villetta’ a Casalpalocco. Mentre loro spendevano migliaia di euro prima in luogo, poi in un altro, nel centro di accoglienza straordinaria cadeva l’intonaco, la gente non riceveva i pasti che doveva e venivano trattati in modo inadeguato.
“Ribadisco la mia estraneità ai fatti“, scrive Soumahoro sui suoi social. Resta però una distrazione macroscopica quella del parlamentare: “Quello che è successo non è un’eccezione, ne abbiamo vista una marea di questi episodi. Nel corso degli anni, di gente che usava quei soldi per comprarsi le Ferrari, ne abbiamo vista a tonnellate. Salvatore Buzzi lo ha raccontato più volte, anche parlando col sottoscritto“, commenta il vicedirettore de La Verità Francesco Borgonovo, “in tempi non sospetti ha detto che lo sapevano tutti che la cooperativa Karibù veniva gestita un po’ così da queste signore qui. Se lo sapeva Salvatore Buzzi, io mi chiedo, poteva non saperlo Aboubakar Soumahoro? Non vedeva sua moglie in completino intimo?
Da dove arrivavano i soldi per il completino intimo? La villa di Casal Palocco come si paga?“
“Non voglio infierire su Soumahoro“, conclude, “fino al terzo grado di giudizio per me moglie e suocera sono innocenti, ma sinceramente di queste cose ne ho sentite troppe“.
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