Nel 2008 pensavamo di essere la Capitale migliore del mondo, ci svegliamo la mattina e scopriamo che Roma era fallita, il Comune non riusciva più a pagare nessuno e doveva dichiarare il dissesto. Noi ci potremmo svegliare domani mattina e scoprire che Roma non c’è più”. Questo l’avviso del Professor Enrico Michetti che ravvisa, come molti cittadini, un peggioramento generale dello stato di salute di Roma. Pur in un clima dove stampa e amministrazione con toni trionfalistici festeggiano l’organizzazione di grandi eventi, ultima la Ryder Cup, più importante evento mondiale di Golf.
“Siamo di fronte al nulla più spinto. La stampa non esiste, sembra che vada tutto bene quando invece è l’amministrazione comunale che non esiste. Qui ci sono stazioni che chiudono per nove mesi e non gliene frega niente a nessuno. Avete sentito mai una parola di scuse? Perché l’amministrazione non esiste, e non facendo niente nemmeno si scusa”.
Ma ci sono dei pericoli, e delle opere, alle quali secondo Michetti la città non potrà sfuggire. La prossima sarà l’inceneritore, che costerà milioni alla città e che secondo il Professore potrebbe finire come altre opere fallimentari edificate a Roma: “La vela di Calatrava è costata 660 milioni, andava pensato come metterla a reddito il giorno dopo. Dopo 13 anni non sanno ancora cosa farci, solo per refrigerarla sono costi di milioni euro l’anno. Per fare solo pere di pulizia ci vogliono milioni di euro l’anno. Allora tu devi aver previsto attività talmente remunerative da farle funzionare e rendere. La colpa è di chi le ha fatte costruire, non degli artisti straordinari che le hanno progettate. Eppure si continua in quella direzione, e a breve verrà costruito coi soldi pubblici l’ultima opera gigante e sbagliata: L’ultimo mostro sarà l’inceneritore”.