Sui quotidiani di oggi troviamo una notizia che, nei toni più accesi, viene riportata da Libero, che dedica alla questione anche il taglio di prima pagina: “Il PD porta all’asilo la follia gender. La circolare di Gualtieri: decostruire gli stereotipi di genere tra i bambini”. L’oggetto del contendere è quindi una circolare voluta dal comune di Roma che segue una linea partita già dallo scorso maggio scorso. Francesco Borgonovo non guarda di buon occhio lo svolgimento di questi seminari: “Andare dentro un asilo o una scuola dell’infanzia a parlare di questa roba qua… Secondo me è un po’ presto, mi limito a dire questo”.
A spiegare nel dettaglio aspetti e possibili implicazioni della linea capitolina per le scuole è Carlotta Chiaraluce, che attribuisce precise volontà politiche dietro il progetto di chi amministra Roma Capitale: “In questa circolare si fa riferimento a dei seminari che sono stati svolti a maggio su impulso dell’assessore alle politiche scolastiche del Comune di Roma, quindi matrice PD, e tra i punti di questi seminari il primo punto principale è decostruire gli stereotipi di genere ed educare alle emozioni e alle relazioni. E poi c’è tutta una spiegazione dove si parla del fatto che si vuole proporre al bambino, e parliamo di bambini in età da scuola dell’ infanzia e nido, quindi stiamo parlando di spugne. Per abituare i bambini all’identità libera, a favorire quelle che sono delle nuove relazioni tra virgolette al passo con la modernità. Quindi mi sembra evidente che in tutto il sottotesto alla spiegazione di questa frase, che secondo me è chiara, c’è la decostruzione e sottolinea proprio il fatto che si vuole proporre l’agenda gender.
Ormai la famiglia tradizionale è difficile da trovare perché tanta gente si separa, ma questo non vuol dire che non ci siano una mamma e un papà. Le mamme e i papà restano sempre. Qual è la questione? Instillare nel bambino anche il fatto di questa fluidità“.