Prima l’Emilia Romagna, poi la Toscana: in Italia si è verificata un’altra tragica alluvione.
Ma che sia d’estate, d’autunno o d’inverno poco conta: per i più pare sempre essere colpa del cambiamento climatico.
Una spiegazione del mainstream che puntualmente spunta fuori alla luce di disastri naturali come questo.
Una motivazione che le principali voci della politica amano usare, addirittura per attaccare l’altra parte.
Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha infatti spiegato: “Tutta la politica deve mettere più attenzione sull’emergenza climatica. In questa manovra non c’è nulla sui cambiamenti climatici, questo governo nega“.
La colpa quindi sarebbe in parte del governo, accusato di essere “negazionista”.
A supporto della tesi secondo cui è il cambiamento climatico a fare da padrone anche Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile.
“Il cambiamento climatico è una realtà da affrontare – fa notare a La Stampa – ma lo è altrettanto la fragilità del territorio“.
I negazionisti? “Sbagliano, Basti pensare che in quest’ultima alluvione in Toscana le stazioni pluviometriche hanno registrato una quantità di pioggia più del doppio di quella monitorata in passato. Dobbiamo quindi fare i conti con questo aspetto“.
Che sia un’ulteriore caccia al negazionista climatico? La cosa certa è che secondo la moltitudine, è il momento di fare ancora di più con le tematiche Green. Francesco Borgonovo, vicedirettore de La Verità, e Savino Balzano, sindacalista, non sono d’accordo.
La rivoluzione culturale sul green? “Sinceramente questo afflato maoista me lo risparmierei – commenta Borgonovo – perché poi mi sembra che sia già in corso una rivoluzione culturale sul green e non sia proprio una cosa che fa benissimo alla popolazione delle fasce più deboli.
Ci vuole sicuramente una riflessione, ma non l’obbligo di una serie di misure che non mi sembra tra l’altro stiano funzionando.
Perché noi siamo all’avanguardia in Italia su tutte le rinnovabili, le aziende sostenibili. Siamo una nazione che da anni si muove su questo, però non li evitiamo comunque gli eventi estremi“.
Balzano non accetta di buon grado le parole della segretaria del PD.
“Attribuire ogni responsabilità al cambiamento climatico potrebbe anche essere una strategia della politica o di una certa politica per responsabilizzare interamente l’esecutivo in carica in quel momento. Dichiarazioni abbastanza ridicole quelle della segretaria del Partito Democratico. Pareva quasi responsabilizzare il governo per quello che stava accadendo in Toscana, perché negherebbe il cambiamento climatico“. La vera problematica, sollevata anche dallo stesso Curcio, riguarda invece allerte e cementificazioni.
“In Toscana – continua Balzano – c’è stata anche una certa cementificazione negli ultimi anni. Leggevo 4.000 ettari solo negli ultimi 15 anni.
E questa cosa ha ovviamente destato delle critiche nei confronti delle amministrazioni che si sono succedute, spesso, o forse unicamente, del Partito Democratico“.
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