Pronti, via. E per Roberto Speranza è stata richiesta l’archiviazione. Nell’ambito dell’inchiesta che lo vede iscritto al registro degli indagati con gravi accuse legate al periodo in cui è stato Ministro in pandemia, lo stop all’operazione chiarezza sembra però imminente.
Certo, non è di questo che si sta strettamente occupando l’eurodeputato Sergio Berlato. Il trattato OMS è ciò che ora catalizza l’attenzione degli addetti ai lavori europei: pochi, in realtà, hanno contezza di cosa stia avvenendo. Un colpo di mano con cui si vorrebbe annullare la sovranità degli stati in campo sanitario e oltre.
Alla voce “Ambito di applicazione” del nuovo regolamento al vaglio dell’Unione Europea troviamo infatti non solo epidemie e infezioni, ma “ambiente” e “cause ignote”.
Norme di una generalità tale che annullerebbe qualsiasi difesa degli Stati membri e darebbe a Tedros un potere d’azione più che invasivo.
Ma è anche al passato che Berlato vuole tornare: “Sono stati commessi dei crimini, perché dobbiamo chiamare le cose col loro nome“, dice ai microfoni di Fabio Duranti.
E’ di questo che ha parlato nella conferenza da lui ideata – “Covid, il grande imbroglio” – con un successo inatteso, vista la lunga fila che si è formata al di fuori dei cancelli del Teatro Comunale di Vicenza: “Dicono che siamo una minoranza, ma non è vero. Anzi, credo che siamo una buona maggioranza della società“.
Ascolta l’intervista a ‘Un Giorno Speciale’ (puntata del 28 novembre).
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