L’aumento dei tassi di interesse avrebbe creato delle sfide per il settore delle energie pulite, aumentando i costi di produzione dell’energia e dell’elettricità da fonte rinnovabili come per esempio il solare piuttosto che l’eolico. Questo potrebbe minacciare la competitività delle energie rinnovabili rispetto alle fonti fossili e ostacolare gli investimenti necessari per la cosiddetta decarbonizzazione. La reddittività dei processi di generazione elettrica è influenzata dai tassi di interesse, misurata attraverso il costo livellizzato dell’energia, che è aumentato negli ultimi tempi. Anche le difficoltà logistiche e l’ascesa dei costi delle materie prime avrebbero contribuito a questa situazione e a ciò si aggiungerebbero problemi specifici delle aziende, come i difetti di fabbricazione nelle turbine eoliche. Questa situazione minaccerebbe l’industria delle energie rinnovabili e avrebbe portato a richieste di aiuto con possibili impatti sui conti pubblici.
I forti aumenti dei tassi di interesse a livello globale, in particolare negli Stati Uniti, hanno aumentato ulteriormente questa minaccia e ciò porta ad una vendita di titoli nel settore influenzando negativamente gli investimenti. in progetti che richiedono capitale significativo e tempi di ammortamento molto lunghi, come per esempio le centrali solari o le centrali eoliche. Insomma, per quanto sia moralmente giusta, secondo alcuni, la transizione verso un’energia, tra virgolette, più pulita e sostenibile, quest’ultima sembrerebbe essere stata spinta troppo velocemente, senza una sufficiente pianificazione e considerazione per le conseguenze economiche. Io credo che noi siamo ormai a livello di crociate ideologiche, non di formi da quelle religiose che portarono nei secoli appunto a delle crociate per le guerre.
Tutte le volte che si prendono delle posizioni aprioristiche, delle posizioni forti, delle posizioni ideologiche e che si sacrifica a questa, a qualsiasi altra considerazione, si rischiano sempre dei gravi errori. Io ho recentemente scritto delle tematiche ISG, cioè Environment, Social and Governance, che sono, come anche ho detto da questa rubrica, dei confini di cambiamento delle regole economiche. Una nuova società, una nuova governance, un nuovo mondo sociale e soprattutto un nuovo environment, cioè un nuovo ambiente. Ecco questa visione ideologica della vita ci sta portando a prendere delle scelte che in realtà avranno degli impatti economici molto gravi per interi settori economici e conseguentemente per i posti di lavoro, per la produzione del reddito. Bisogna stare molto attenti quando in economia si sacrificano ideologicamente delle posizioni.
Malvezzi quotidiani. L’economia umanistica spiegata bene.