I compromettenti legami di Netanyahu che puntano alla pulizia etnica della Palestina

Il governo Netanyahu si forma con una maggioranza risicatissima, pensate 63 deputati su 120, ma quella maggioranza è stata raggiunta soltanto grazie al contributo determinante dell’estrema destra, ossia di quelli che sognavano il genocidio e la pulizia etnica dei palestinesi, ossia quello che, mentre parlo in diretta, sta avvenendo a Gaza.
Un governo pieno di membri dell’esercito antipalestinesi, di membri dei servizi segreti e di estremisti condannati per crimini contro i palestinesi la maggior parte dei quali provenienti dal partito estremista. A capo del Ministero dell’Agricoltura israeliano che ha come obiettivo quello di confiscare tutti i terreni di proprietà dei palestinesi, c’è l’ex direttore dello Shin Beth, il servizio segreto interno. Terrete conto che nel 1993, quando Rabin e Arafat si incontrarono per gli accordi di Oslo, si strinsero la mano per fermare la guerra e per parlare finalmente di pace, quando Rabin, il presidente israeliano, portò la pace in piazza in quella stessa piazza trovò la morte per mano di un estremista israeliano molto amico di alcuni membri dell’attuale governo di Netanyahu.

Pensate che Ben-Gvir, ministro della sicurezza nazionale di Netanyahu fece all’epoca un video che divenne virale in cui mostrava un pezzo dell’auto del premier israeliano Rabin e lo minacciava dicendo “come vedi siamo arrivati alla tua auto e presto arriveremo anche a te” ed infatti Rabin fu ucciso proprio per mano di un estremista israeliano. Ben-Gvir al governo ha fatto varie proposte, come quella dell’espulsione dei membri arabi dal parlamento israeliano per poi a suo dire poter aspirare all’espulsione degli arabi da Israele cosa che sta avvenendo praticamente in queste ore mentre sto scrivendo. Quello a cui noi stiamo assistendo a casa è una pulizia etnica che va proprio nella direzione voluta da personaggi tuttora al governo, ma la domanda che in molti si pongono è: perché questi membri del partito estremista avevano così tanto potere su Netanyahu? La risposta è molto semplice, perché Netanyahu aveva pensato bene di portare a termine una sorta di golpe giudiziario per salvarsi da tutti quelli che erano i procedimenti a suo carico, aveva puntato su questa riforma della Corte Costituzionale che di fatto spostava nelle sue mani tanti poteri, quindi rendendolo intoccabile, dato che con quella riforma la maggioranza semplice in Parlamento avrebbe potuto rigettare le decisioni della Corte Suprema e annichiliva totalmente l’indipendenza della magistratura dal potere politico, quindi da Netanyahu e i suoi amici estremisti al governo. Una riforma contro la quale si sono mossi tutti in Israele, l’opinione pubblica, il popolo israeliano in gran parte, una parte dell’esercito, i riservisti e anche addirittura una parte dei servizi segreti, quindi tutti avevano capito che era una sorta di colpo di Stato quella riforma.