Il focus dell’informazione da un mese a questa parte è sulla questione Hamas. Le tragedie e gli eccidi che avvengono con frequenza preoccupante nella striscia di Gaza sono al centro dei dibattiti che muovono l’opinione pubblica. Da un conflitto all’altro, dunque. La guerra in Ucraina ha lasciato il posto a quella che sta avvenendo in Palestina. Proprio a proposito del conflitto ucraino e la narrazione che ne è stata fatta, l’opinione pubblica si è espressa in maniera predominante a favore di Zelensky e la posizione Ucraina. Ma, come già messo in dubbio più volte da Fabio Duranti ai microfoni di ‘Un giorno speciale’, siamo così sicuri che la narrazione dominante pro-Kiev rappresenti la verità assoluta su una guerra che sta devastando territori e popolazioni?
Un servizio del Tg2, risalente al 2016, ci spiega come le posizioni fossero in quegli anni diametralmente opposte a quelle che ci aspetteremo e che abbiamo ascoltato fino ad ora. Nel reportage, Giovanni Masotti parla di “invasioni e bombardamenti ucraini” sulle province separatiste di Donetsk e Luhansk, di “minacce da parte del nuovo governo occidentale ucraino verso gli abitanti del Donbass”.
“Quello che ha detto Masotti nel servizio che abbiamo menzionato non potrebbe più dirlo oggi” commenta Fabio Duranti “-il governo ucraino filo occidentale sta massacrando i russofoni del Donbass-. Avete capito? Ora, questa cosa si tira avanti da quegli anni. Voi che ascoltate dall’altra parte in questo momento, avete mai sentito parlare, avete mai visto nove colonne sui giornali per quei poveri disgraziati che sono stati mostrati nel servizio e che per anni hanno subito questi abusi? Non l’abbiamo mai visto. Abbiamo soltanto visto quando si è incazzato Putin ed è diventato il cattivone del mondo. Ha detto adesso basta, quelli sono nostri concittadini, come tutti, sono persone che hanno diritto e quindi adesso pianto la grana. sono state tentate strade diplomatiche non riuscite perché l’Occidente, come diceva Masotti, c’è un governo filo-occidentale messo lì apposta, che ha ridotto Donetsk in un cumulo di macerie, era un fiore all’occhiello. Ma vogliamo farci un nodo da qualche parte sulle questioni? Andiamo a riguardare la storia. Ecco perché non possiamo definire i buoni e i cattivi. Qui non ci sono buoni e cattivi. Qui bisogna fermare le guerre dal nascere, non alimentarle con i dibattiti che vediamo in televisione“.
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