Il tonfo della Roma ha fatto non poco rumore. Sulla sponda giallorossa del Tevere la sconfitta per 2-0 subita dallo Slavia Praga ha lasciato l’amaro in bocca a tutti, stampa e addetti ai lavori. Ha fatto discutere l’atteggiamento di sufficienza dei calciatori in campo e più di tutto, hanno fatto discutere, come ci ha abituati, le dichiarazioni di José Mourinho. Ancora una volta lo special one ha creato scalpore, ancora una volta le sue parole sovrastano le dinamiche tecniche e tattiche di una spedizione europea fallimentare.
Gli atteggiamenti controversi del tecnico portoghese dividono ancora una volta l’opinione pubblica e i dibattiti si infiammano.
“L’Impressione che ci ha dato la Roma” ha commentato Sandro Sabatini “è quella di una squadra senza voglia e impegno, ecco. Si può discutere se Mourinho abbia fatto bene o male a portare la delusione per una prestazione negativa fuori dallo spogliatoio, ma all’interno dello spogliatoio di sicuro ha fatto bene a dirlo ai suoi. Dicendo quelle parole in pubblico non ha fatto altro che alimentare un dibattito che va avanti praticamente da 12 ore in maniera ininterrotta. Però Mourinho è così, fece così nel 2009, Atalanta-Inter 3 a 1. Ai giocatori ne disse di tutti i colori e poi fece filtrare lo sfogo su media e giornali. Mettetevi anche nei panni di un tecnico che si siede in tribuna e assiste a quello spettacolo pietoso”
Secondo Alessandro Vocalelli, però, sarebbe proprio questo tipo di atteggiamento da parte di Mourinho che influenzerebbe la stampa e scaricherebbe le responsabilità delle sconfitte su alibi vari: “Mourinho in questo modo stabilisce di cosa deve parlare la stampa, lui riesce a spostare l’attenzione dei media su quello che gli conviene. Lui vi suggerisce quello di cui dovete parlare e voi ne parlate“
Anche Ilario Di Giovambattista da man forte a questa tesi: “Questa è la grandezza di Mourinho, la persuasione che applica su tutti noi. Se quelle parole le avesse pronunciate un altro allenatore, noi a questo punto staremmo parlando di un allenatore che non riesce a farsi seguire dai propri giocatori. Invece no, si tratta di Mourinho e diciamo che i giocatori sono stati poco professionali. Possibile che non abbia alcuna colpa l’allenatore?“