“Fascista è chi è contro Israele“.
Questa frase demenziale e inqualificabile è stata pronunziata non da una persona qualsiasi, priva di ruoli specifici e magari anche di una cultura politica. No, è stata pronunziata nei giorni scorsi niente popò di meno che da Matteo Salvini. La frase, peraltro, viene riportata dai principali quotidiani nazionali e la si trova anche a chiare lettere su ANSA. Si tratta di una frase squisitamente demenziale, non saprei definirla altrimenti. Una frase con la quale la Destra neoliberale si rivela, una volta di più, alla stregua della Sinistra neoliberale, integralmente schierata dalla parte dell’imperialismo d’Israele. Non solo integralmente schierata, direi di più, fanaticamente schierata. Come se non bastasse, da del fascista a chiunque osi contestare suddetto imperialismo e supportare le ragioni del popolo palestinese, che di fatto in questi giorni viene considerato e trattato alla stregua di un branco di terroristi che devono essere spietatamente eliminati. E ciò nel silenzio generale dell’intera comunità internazionale, che addirittura quando non tace celebra queste pratiche. con timide voci controcorrente come quella del segretario dell’ONU Gutierrez e poche altre a dire il vero.
Tra l’altro stupisce il fatto che a usare questa logora, vetusta e insopportabile retorica antifascista, in assenza completa di fascismo sia chiaro, sia proprio Matteo Salvini, colui il quale in questi anni più l’ha subita a dire il vero, dato che l’argomento principe delle sinistre contro Salvini in questi anni è stato proprio quello dell’antifascismo contro Salvini accusato di essere fascista. E proprio come era demenziale l’accusa a Salvini di essere fascista, così è ugualmente demenziale l’accusa che ora lo stesso Salvini muove, a tutti coloro i quali non si schierino supinamente e cadavericamente con l’imperialismo di Israele. Si tratta peraltro dell’ennesima conferma del fatto che destra e sinistra, al tempo del turbocapitalismo, rappresentano soltanto l’alternanza senza alternative dell’ordine neoliberale e della integrale subalternità della nazione italiana all’imperialismo di Washington e di Tel Aviv. Non che vi fossero dubbi a riguardo, sia chiaro. ma ora ne abbiamo una ulteriore conferma il panorama politico nazionale risulta davvero sotto ogni riguardo desolante da che destra e sinistra rappresentano soltanto l’omogeneità bipolare e le due parti fintamente contrapposte del partito unico del capitale il fatto che Salvini usi questa retorica logora e francamente anche stomachevole dell’antifascismo in assenza di fascismo e che, ebbene questa retorica lo renda del tutto sovrapponibile a un qualsiasi leader delle sinistre liberal progressiste, è evocativo esattamente di questa coincidenza ormai in atto tra la destra e la sinistra come parti ugualmente subordinate all’ordine del global capitalismo.
Global capitalismo che, lo sappiamo bene, ha nella difesa spada tratta di Israele uno dei propri capisaldi fondamentali. Del resto a Israele oggi è tutto consentito. Vuoi perché si usa la memoria storica dell’orrendo passato inflitto al popolo ebraico per giustificare una sorta di diritto di Israele a fare oggi tutto ciò che vuole, chiamando ciò impropriamente diritto di Israele a difendersi? Vuoi perché, in maniera sinergica, la cosiddetta lotta al terrorismo trapassa senza soluzione di continuità nelle retoriche di Israele e nelle sue pratiche concrete nell’aggressione costante ai civili, donne, bambini e anziani, come se essi stessi fossero indistintamente tutti terroristi.
Radioattività con Diego Fusaro. Lampi del pensiero quotidiano.