A Gaza ogni giorno 420 bambini feriti o uccisi. A darne notizia non è un organo di stampa complottista o palesemente filo-palestinese. No, è direttamente Sky TG24, quelli insomma che sono soliti autodefinirsi pomposamente i professionisti dell’informazione.
Sono ovviamente numeri terribili e un orrore senza fine quello che stiamo vivendo. Un orrore sul quale, tuttavia, l’Occidente pare riluttante nell’esprimere la piena condanna che pure meriterebbe. Perché lo sappiamo bene ormai, per l’Occidente a Israele tutto è permesso, da che tutto ciò che fa Israele, stragi di innocenti comprese, viene fatto vergognosamente rientrare nel cosiddetto diritto di Israele di difendersi.
In tal guisa viene sdoganato ogni forma di orrore, giacché viene presentata come atto difensivo. Anche se di difensivo, in vero, non vi è proprio nulla nel fare strage di civili, soprattutto se i civili sono bambini. Crolla, peraltro, anche la narrativa occidentale secondo cui Israele sta combattendo il terrorismo, a meno che non si riconosca, e non è davvero facile, che terrorista è un intero popolo, bambini, anziani e donne compresi.
Una volta di più ci troviamo al cospetto di quello che nella sua memorabile prefazione ai dannati della terra di Fanon, Jean-Paul Sartre appellava lo striptease dell’umanesimo occidentale. L’umanesimo occidentale in effetti già da tempo è nudo e ostenta senza dignità le proprie vergogne. Tante sono le domande che possiamo e dobbiamo porre in questo contesto.
In primis, dov’è quella comunità internazionale che sempre è così zelante nel denunciare gli orrori, le stragi, i genocidi? Perché è tace in questo frangente? non vede, non vuol vedere o semplicemente non ha interesse, in questo caso, nel denunciare le stragi e gli eccidi che vengono quotidianamente compiuti nel silenzio generale dell’intero Occidente. O meglio, non si tratta, badate, soltanto di silenzio. In molti casi tutto questo viene presentato e glorificato, come già dicevo, con l’ormai abituale figura del diritto di Israele a difendersi.
Insomma, stiamo vivendo un orrore senza fine che ci rivela una volta di più come l’Occidente abbia scelto di schierarsi dalla parte dell’imperialismo a stelle e strisce e del suo fedele alleato Israele, poiché di questo si tratta. sembra a tutti gli effetti che si stia procedendo verso una climax di terrore e di orrore destinata a costituire, un punto di non ritorno. Il fronte del conflitto mondiale si sta allargando ogni giorno di più.
Tutto è partito più di un anno fa dalla questione ucraina e rapidamente adesso ha coinvolto anche la questione palestinese. Il tutto senza che la guerra accenni minimamente a fermarsi. Al contrario, sembra che vada allargandosi sempre più il fronte, forse verso un punto di non ritorno. La guerra mondiale non è alle porte, forse è già tra noi. Anche Guterres, il segretario dell’ONU, ha cinguettato in questi giorni dicendosi preoccupato per questa escalation di guerre e di conflitti. Siamo davvero allora già nella guerra mondiale a tutti gli effetti? Si sta riproponendo uno scontro planetario che vede contrapposti i due fronti dell’occidente liberale atlantista da una parte e del mondo non ancora occidentalizzato e di più resistente all’imperialismo occidentale dall’altra? Sembra una prospettiva ermeneutica plausibile per quanto dolorosa e terrifica.
Radioattività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro