Paradosso Lagarde: la strana indipendenza della BCE e quei fili mossi dalla finanza internazionale

Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea, ha dichiarato che la vendita anticipata dei bond sovrani, cioè dei titoli di Stato, detenuti dalle banche dell’Unione Europea potrebbe avere un notevole ridimensionamento. Le sue affermazioni, che sono state fatte durante la settima conferenza annuale del Comitato europeo per il cosiddetto rischio sistemico, sono state definite sarcasticamente come una ovvietà da parte di taluni osservatori. La Lagarde sembra ignorare che la Banca Centrale Europea, sotto la sua guida, ha contribuito all’appiattimento dei tassi e al crollo dei prezzi dei bond.

Le banche, nonostante l’aumento dei costi di finanziamento, stanno registrando dei profitti globali considerevoli mentre Lagarde avverte i governi di rimanere protettivi riguardo alla stabilità finanziaria. Insomma, la Lagarde dice ai governi di proteggere la stabilità delle banche. Insomma, forse qualcuno dovrebbe dire a Lagarde che è il momento di riflettere su un cambiamento della sua politica e su delle decisioni più avvedute, il possibile taglio dei tassi, un’opzione che avrebbe potuto evitare molte difficoltà sia agli stati membri sia ai cittadini.

E questo è un problema sul quale io ritorno perché l’indipendenza della Banca Centrale Europea dai governi e dai parlamenti è una situazione anomala, assurda, incoerente e problematica. La ragione è il fatto che quando una banca centrale non risponde ai governi e soprattutto non risponde ai parlamenti è indipendente sì, ma da chi? Dai cittadini. Quindi è dipendente da qualcun altro.

E questo è il nocciolo del problema. Il nocciolo del problema è che noi dovremmo avere una banca centrale che invece risponde ai parlamenti e quindi ci hanno fatto passare per decenni una ingiustizia come una grande libertà. Il fatto che una banca centrale sia indipendente dalla politica è un grave problema, perché la politica in un sistema democratico è governata dalla gente.

Invece in questo caso la banca centrale è governata dalla grande finanza internazionale. Questo è il problema e quindi mi stupisco del fatto che molti commentatori rinunciano a dirlo. E’ forse una delle ragioni per le quali insisto a ripeterlo.

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